Varsavia ripensa (a Est) il suo commercio estero

Varsavia ripensa (a Est) il suo commercio estero Per porre fine alla dipendenza economica dall'Occidente Varsavia ripensa (a Est) il suo commercio estero N08TRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — Dopo l'Improvvisa visita del segretario del Comitato Centrale sovietico, Russakov, lunedi scorso a Varsavia, visita nella quale è stato deciso di rafforzare i legami fra 1 due partiti e i due Stati e sviluppare una cooperazlone «multiforme» che «risponda agli interessi dei due Paesi». 11 vicepresidente della Commissione del Piano Stanislaw Dlucosz, in un'intervista all'agenzia Pap ha affermato che nel primo trimestre di quest'anno le importazioni dai Paesi capitalisti sono scese del 57 per cento, mentre quelle dal Paesi del Comecon hanno rappresentato il 110 per cento delle importazioni fatte nei primi tre mesi del 1981. «Questa tendenza verrà probabilmente mantenutaper tutto il 1982», ha dlcharato Dlucosz, aggiungendo poi che, soprattutto a causa.delle sanzioni occidentali, la Commissione del Piano «sta lavorando ad un più radicale riorientamento delle aeree, geografiche del nostro commercio estero». Occorre, ha continuato, «po;re fine il più rapidamente possibile alla nostra dipendenza nei confronti della tecnologia occidentale». Dlucosz ha tuttavia elencato i tre fenomeni che a suo parere ostacolano la cooperazione all'in- terno del Comecon: innanzitutto, la mancanza di compier mentalità fra le economie dei singoli membri; quindi l'indebitamento con l'Occidente, che richiede lo sviluppo delle esportazioni verso questo settore; infine il rallentamento del tasso di crescita del complesso dei Paesi socialisti. Il vicepresidente si è detto però ottimista, perché «convinto» che il Comecon troverà in se stesso e nella cooperazione con il Terzo Mondo «gli stimoli sufficienti per una nuova fase di sviluppo dinamico». Stampa, radio e televisione danno grande risalto a notizie prese dal giornali francesi sulla presenza del prete spagnolo che ha tentato di uccidere il Papa in Portogallo al Congresso di «Solidarietà» del settembre scorso. SI insinua, anzi quasi si dice, che tra i due fatti c'è un legame diretto. DI bollettino In bollettino, il significato dei messaggio si fa più chiaro: «Solidarietà» aveva rapporti con gli ambienti del terrorismo internazionale. L'altro giorno Tribuna Ludu ribatteva pesantemente su questo tasto: «Il prete Krohn non era il solo "ospite" straniero giunto dall'Occidente per il Congresso di "Solidarietà", e non era neppure l"un interlocutore nell'amb dei consiglieri del sindaci La stampa italiana ha rit\ to che persone recenter* smascherate come appartenenti e ispiratrici delle Brigate rosse terroristiche avevano stretti contatti con gli estremisti dì "Solidarietà", con suoi consiglieri e con i militanti del Kor. La stampa spagnola ha parlato di contatti dei militanti estremisti dì "Solidarietà" con gli ambienti anarco-sindacallsti e trocki jsti, e con semplici avventurieri politici. Anche costoro sono stati a Danzica durante il congresso di "Solidarietà per non parlare dell' "interesse" tutto particolare e docu mentato mostrato dai servisi speciali e dai servizi eversivi occidentali per l'attività di questo sindacato. Col tempo sapremo certo altri dettagli su questi contatti stranieri dietro le quinte di "Solidarietà" Ma questi contatti erano veramente così stranieri e sorprendenti?.. . b.g. Copyright Le Monde e per l'Italia La Stampa

Persone citate: Krohn

Luoghi citati: Danzica, Italia, Portogallo, Varsavia