Col film-fiasco di Coppola l'America sogna in rosa

Col film-fiasco di Coppola l'America sogna in rosa «One from the Heart» e il crudele «Forty Deuce» Col film-fiasco di Coppola l'America sogna in rosa DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CANNES — Rosa e nero del cinema americano. One from the Heart, l'ultimo film di Francis Ford Coppola, commedia musicale, fiasco di stagione negli Stati Uniti presentato al Mercato dei film, non è per niente male. I protagonisti Teri Garr e Fred Forrest hanno facce televisive qualunque, i co-protagonistl sono caricature dell'ideale amante latino e della magica ragazza di spettacolo (bella, perché è Nastassia Klnskl). Le musiche di Waits sono antiquate e seducenti; Las Vegas, capitale del gioco e degli inganni, ricostruita da Tavoularls per girare in studio tutto il film, dà all'ambiente il gusto artificiale dell'irreallsmo hollywoodiano di un tempo. La trama a lieto fine è fragile, dolce e sciocca co¬ me quella di un'operetta: marito e moglie giovani, reciprocamente Insoddisfatti della realtà, sperimentano l'adulterio dei sogni e poi tornano insieme riscoprendo di amarsi. Appena un .pretesto per permettere a Coppola di sperimentare la lavorazione cinematografica in elettronico, e 11 più largamente possibile. Gli effetti sono quelli già visti alla tv: luci acide, diversità luminose e colorate tra i vari plani di un'unica inquadratura, mescolanza e sovrapposizione di immagini, attori immersi In bagni di tinta viva, accostamento di figure di dimensioni differenti. Divertenti, rutilanti, a volte stupefacenti: al regista va riconosciuto certo 11 talento visivo innovatore, la vitalità e curiosità di non accontentarsi del cinema com'è ma di esplorarne possibilità nuove. Sordido, crudele e allarmante, dialogato esclusivamente di oscenità, ambientato fra 1 ragazzi prostitutl e drogati dello zoo di New York, Forty Deuce di Paul Morrissey, già regista di film ideati da Andy Warhol, è l'altro modo americano, nero, di fare il cinema. La storia atroce è tratta da una commedia di Alan Browne. Quattro adolescenti che si vendono, che vendono e usano eroina e cocaina, sequestrano, nella stanza d'albergo che adoperano per 1 loro commerci carnali e chimici, un bambino di dodici anni appena arrivato dalla provincia, per venderlo a un ricco manager; ma allo scopo di stordirlo gli danno troppa droga, 11 bambino muore; ma i giovani prostitutl e 11 loro sfruttatore decidono di venderlo lo stesso, drogando anche il cliente nella speranza che non si accorga che l'oggetto del desiderio è morto. Salvo poche immagini chimiche (strade notturne della metropoli, gabinetti, angoli di città destinati all'esposizione dei ragazzi in vendita), 11 film sta tutto chiuso in quella squallida stanza d'albergo, abitata dal roseo e delicato cadavere nudo del bambino. Potrebbe anche essere un'analisi sociologica, linguistica o comportamentale del sottomondo giovanile di New York, se una certa compiacenza retorica non lasciasse sospettare la routine della fredda furberia. Ma omosessualità e turpitudini rappresentano evidentemente un richiamo irresistibile: per vedere Forty Deuce, presentato alle undici di sera, una gran folla violenta ha fatto a botte, spinte, calci, intervento della polizia e tutto. |_ t_

Luoghi citati: America, Las Vegas, New York, Stati Uniti