I grandi show della Rai adesso durano due minuti

I grandi show della Rai adesso durano due minuti Sordi e Gassman nel nuovo varietà di Enzo Trapani I grandi show della Rai adesso durano due minuti ROMA — Con centottànta performance di due minuti ciascuna, Enzo Trapani si appresta a confezionare al Teatro delle Vittorie un ciclo di sei nuovi varietà dal titolo Due di tutto. In questa trasmissione, accanto al gotha di Cinecittà, debutteranno davanti alle telecamere molti giovani talenti (mimi, cantanti, attori, ballerini ecc.) che il regista ha selezionato attraverso decine e decine di audizioni. «La regola dei due minuti — precisa Trapani — varrà per tutti. E' un escamotage che ci consente di avere in trasmissione, con un semplice gettone di presema, personaggi come Gassman, Manfredi, Mastroianni, Sordi, Villaggio, la cui partecipazione avrà carattere di divertissement: Sordi dirigerà una grande orchestra mentre Gassman reciterà roteilo giocando a basket. E' questa l'unica maniera per avere degli ospiti importanti. D'altra parte la Rai non può accordare a questi attori cachet proporzionati alla loro quotazione cinematografica. Due per tutti è in realtà la continuazione ideale di No stop. Un'incognita sono naturalmen te le prestazioni dei debuttanti: oggi non è facile trovare dei giovani bravi». •A proposito di «cacciaal.di-; 'vo» c'è da ricordare che Tràpani, negli Anni Sessanta, firmò la regia del più costoso varietà televisivo italiano, Il signore delle vertuno, che aveva tra gli ospiti Frank Sinatra, Sammy Davis, Duke Ellington ed Ella Fitzgerald. L'intraprendenza dei network ha fatto mutare la poli¬ tica imprenditoriale della Rai che in questo momento si dimostra particolarmente attenta agli indici di ascolto. Tra l'altro la Rai cerca di impedire l'esodo verso le reti private dei «fabbricanti di successi» garantendo loro impegni a lunga scadenza. In televisione è il gradimento a determinare il successo che nel cinema si valuta attraverso gli incassi. Uno di questi «fabbricanti di successi' si chiama Enzo Trapani, che negli ultimi tempi ha saputo monopolizzare con i suoi spettacoli l'attenzione della platea televisiva. Basta ricordare No stop che rivelò, tra gli altri. Massimo Troisl e Carlo Verdone, Fantastico 1 (Loretta Goggi, Heather Parisi e Beppe Grillo), Te la dò io l'America con Beppe Grillo, e Fantastico 2, che nell'Inverno scorso riuscì a trattenere davanti al teleschermi fino a 26 milioni di telespettatori. Regista televisivo da ventisei anni, Trapani, che ha anche un passato cinematografico — nell'epoca del neorealismo — si appresta a realizzare entro il 1983 la sua millesima trasmissione dovendo allestire nei prossimi mesi tre varietà a puntate: Due di tutto per la domenica sera, Fantastico 3 con Corrado, Raffaella Carrà e Renato Zero, e Te la dò io la California con Diego Abatantuono. Prima di iniziare le selezioni di Due di tutto il regista romano è stato per un mese negli Stati Uniti per preparare, con lo stesso meccanismo di Te la dò io l'America, il «viaggio» di Abatantuono a Hollywood, nel Texas, a Dallas e a Las Vegas, «In questo viaggio americano — dice Trapani — Abatantuono sarà un italiano con molte aspirazioni, che non conosce la lingua e che non ha una lira in tasca. Quuesto tipo di "viaggi" sono in realtà dei documentari in chiave comica, che adesso si vorrebbe raccontare con il ritmo del telefilm». e. b. Diego Abatantuono

Luoghi citati: America, California, Hollywood, Las Vegas, Roma, Stati Uniti, Texas, Trapani