Ecco cosa fa il Piemonte per la ricerca sul cancro di Marco Marello

Ecco cosa fa il Piemonte per la ricerca sul cancro Il bilancio del Comitato che finanzia gli studi Ecco cosa fa il Piemonte per la ricerca sul cancro Nel 1982 l'Associazione italiana distribuirà ad ospedali ed istituti piemontesi 236 milioni - 11 programma dei nostri ricercatori Il Comitato Piemonte Valle d'Aosta dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro, al quale vengono devoluti in parte 1 fondi versati dal lettori a «Specchio dei tempi» per la lotta contro il male del secolo, ha approvato In questi giorni il bilancio 1981 e steso 11 programma del finanziamenti per l'anno in corso. Complessivamente verranno distribuiti ai ricercatori di ospedali e istituti della nostra regione 236 mHioni. In particolare 100 milioni andranno all'ospedale Maggiore San Giovanni Battista e sei milioni al Registro del tumori per 11 Piemonte (prof. Anglesio). Tutti gli altri fondi finiranno a chi opera nell'ambito universitario: 30 milioni all'Istituto di Microbiologia (prof. Forni); 30 milioni all'Istituto di Medicina interna (prof. Gavosto); 20 milioni alla Cllnica Malattie Nervose (prof. Schiffer); 40 milioni all'Istituto di Anatomia Umana Normale (prof. Comoglio); 15 milioni alla Clinica Dermatologica (prof. Zina). Cinque milioni, infine, verranno utilizzati per sei borse di studio, le cui domande sono state presentate entro la fine di marzo. In autunno il Comitato Tecnico Scientifico stabilirà se sarà necessario integrare i contributi già assegnati e concedere altre borse di studio. Da questi dati è possibile avere uri quadro abbastanza esauriente anche se non completo sul programma di ricerche che è in corso in Piemonte e che questi fondi serviranno, almeno in parte, a sostenere. L'ospedale San Giovanni Battista, in collaborazione con la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Università e degli Istituti di Anatomia e Istologia sta portando avanti un'importante ricerca sulla patologia della mammella e sulla epidemiologia delle lesioni mammarie benigne e | maligne. Sempre alle Mollnette i servizi di Dietetica e la Cattedra Statistica Medica presso l'Istituto di Genetica stanno ultimando un'inchiesta con raccolta di dati generali sulla popolazione piemontese e un'indagine sul fattori di rischio ambientali, socio-economici; sulle abitudini e costumi di vita; sulla dieta e ali' mentazlone; sulle attività lavorative professionali. Altre ricerche, sempre nel l'ambito dell'ospedale Maggiore, vengono condotte sul controllo e decorso della malattia neoplastica maligna della mammella; sull'epidemiologia dei recettori ormonali nelle donne affette da carcinoma della mammella. Nuovi studi infine, fra quelli finanziati dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul cancro vengono condotti sulla tipizzazione dei'lfrYforni é delle malattie emoprollferative. Altre sperimentazioni, sempre in questo campo, sono sostenute dal Comitato «Gigi Ghlrotti» sempre con il sostegno finanziario dei lettori de •La Stampa». Il Comitato piemontese, nell'approvare questi plani d'Intervento, ha sottolineato con soddisfazione che, nella ripartizione dei fondi, la sede centrale milanese ha destinato a Torino un importo superiore di oltre trenta milioni al totale delle offerte raccolte nel 1981 tra 1 piemontesi. E' stato, infine, reso noto che a sostituire i consiglieri Guerrina Guglielmi e Vinca sono stati chiamati a far parte del Comitato Aldo Ratti, Carlo Luda di Cortemiglia e Maria Scassa. Marco Marello

Persone citate: Aldo Ratti, Anglesio, Carlo Luda, Comoglio, Forni, Gavosto, Guerrina Guglielmi, Maria Scassa, Schiffer

Luoghi citati: Piemonte, Piemonte Valle D'aosta, Torino