Troppe città importanti sono senza collegamenti

Troppe città importanti sono senza collegamenti La carenza italiana di linee di «terzo livello» Troppe città importanti sono senza collegamenti Se osserviamo una carta d'Italia con sovrimpresso il tracciato delle linee aeree regolari ci accorgiamo che queste hanno quasi tutte un andamento da Nord a Sud e cìie tutte fanno capo a Milano e soprattutto a Roma. Nessun collegamento trasversale, nessuno, in particolare, tra i due lati estremi dell'Italia Settentrionale, tra il Piemonte e il Veneto. Tutte queste linee sono servite da grandi aerei, i DC9, i Boeing 727, gli Airbus, tutti velivoli che hanno bisogno di un grosso e costante flusso di passeggeri. Se poi diamo uno sguardo alla carta aeronautica d'Europa vediamo che non ci sono collegamenti tra l'Italia del Nord e le città straniere, molto importanti, che stanno a ridosso delle Alpi, come Lione, Ginevra, Monaco, Vienna, se non partendo da filano o da Roma. Manca, insomma, una rete di collegamenti cosiddetti di terzo livello. E' questo un settore che invece si è molto sviluppato negli Stati Uniti: in Francia, accanto ad Air France e ad Air Inter, operano numerose compagnie per collegamenti locali: persino nella piccola Svizzera una compagnia di terzo livèllo, la Cros- sair, si occupa di collegamenti a breve raggio. In Italia ci sono stati dei tentativi in passato (ricordiamo solo il volo che l'Itavia faceva tra Torino e Ginevra, o quello die la Aliligure effettuava tra Firenze e Torino con uno Yak, trireattore di fabbricazione russa, da 27 posti). Ora, smaltite certe delusioni del passato, modificate le esigenze di collegamenti rapidi (e considerato anche che le ferrovie non sembrano in grado di migliorare sostanzialmente a breve scadenza il proprio servizio) vi sono numerosi progetti di collegamenti di terzo livello die attendono di concretizzarsi. A parte le sempre più numerose compagnie di aerotaxi, che hanno moltissime richieste di lavoro, alcune compagnie sono ormai pronte a «decollare» appena il governo deciderà di dare il via libera a questo nuovo servizio. Il Consorzio per lo sviluppo delle comunicazioni delle Tre Venezie ha un concreto programma di lavoro, recentemente illustrato in un convegno a Torino dal suo presidente. Arrigo Usigli. In una prima fase il Consorzio opererebbe con una linea Venezia-Bolzano-Orio al Serio (BergamoOrio al Serio)-Torino, trisetti- manale; un'altra da Torino verso gli Abruzzi e la Puglia; una terza da Torino e da Mila no verso Albenga, l'Elba, la Corsica; e infine una quarta Bologna-Verona-Bolzano. In una fase successiva si aggiungerebbero collegamenti Venezia-Vienna, Venezia-Rimini e il Sud e verso la Germania. Un'altra compagnia pronta a scendere in campo è la Aligìùlia di Trieste, che ha tra l'altro ripetutamente chiesto di poter collegare Trieste con Torino e con Genova usando aerei Swearlngen Metro da 19 posti. Dall'estero stanno premendo da tempo alcune società interessate a sfruttare il nostro mercato. La più qualificata appare la svizzera Crossair; questa ha chiesto recentemente i diritti per collegare Venezia a Ginevra e Zurigo; la stessa richiesta aveva fatto in passato per Torino. Un collegamento tra Venezia e Nizza è stato chiesto da una compagnia francese, la Air Httoral. La costruzione dell'aereo «regionale» Atr di 42 di Aeritalia-Aerpspazial, le cui consegne cominceranno nell'85 dovrebbe andare incontro alla crescente richiesta di collegamenti a breve raggio. m.g

Persone citate: Arrigo Usigli, Cros, Serio