La brutta opinione Usa su Mitterrand di Paolo Patrono

La brutta opinione Usa su Mitterrand Imbarazzo per un poco lusinghiero rapporto confidenziale al Dipartimento di Statò La brutta opinione Usa su Mitterrand DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — •Mitterrand è un romantico, un letterato che non pensa in termini di pericoli reali ma parte da idee preconcette e da obiettivi confusi. E' meno al corrente dei problemi strategici di quanto lo sarebbe un qualsiasi candidato fallito alle elezioni americane. Mitterrand elaborerà probabilmente la sua politica con il piccolo gruppo dei suoi consiglieri senza alcuna esperienza;disinformati e completamente ignoranti delle analisi moderne sulla sicurezza internazionale». Questo ritratto poco lusinghiero del Presidente francese e del suo entourage (compresi diversi ministri) è tratto da un «rapporto confidenziale» compilato un anno fa. al momento della vittoria del candidato socialista all'Eliseo, dal diplomatico americano John Dobrin per il Dipartimento di Stato. Il documento è stato pubblicato ieri dal quotidiano d'estrema sinistra Liberation e ha naturalmente sollevato scalpore negli ambienti ufficiali francesi, e imbarazzo all'ambasciata americana a Parigi. I rappresentanti del governo statunitense nella capitale francese hanno cercato di ridimensionarne l'importanza con una breve rettifica nella quale sostengono che si tratta di una «ri/iessione personale» di Dobrin i cui punti di vista «non rappresentano assolutamente la posizione ufficiale dell'amministrazione americana». ' Resta comunque il fatto che la fotocopia del documento pubblicato da Liberation mostra ben visibile l'intestazione del Dipartimento di Stato, e che il rapporto era diretto ai superiori gerarchici di Dobrin: Henry Alien Holmes, direttore della Sezione Europa, e John Maresca, responsabile dell'Ufficio Europa Occidentale, attualmente numero due dell'ambasciata americana.nella capitale francese. L'autore, infine, John Dobrin; è un diplomatico che è stato fino a pochi anni fa a Parigi, dove aveva stretto rapporti personali con i politici francesi, ed è attualmente all'ambasciata di Varsavia. Non si tratta quindi di una nota sènza importanza redatta da un qualsiasi funzionario del Dipartimento di Stato, ma di uno dei primi rap-. porti pervenuti a Washington dopr !#."•.■ Mitterrand. Al di là delle definizioni che offendono la suscettibilità dei dirigenti francesi, il documento contiene anche alcune annotazioni che si sono rivelate esatte. Ad esempio, Mitterrand è definito -atlantista convinto, in seno a un partito neo-isolazionista», favorevole al mantenimento di una forza nucleare indipendente, desideroso però di riequilibrare le relazioni Uso-Europa che a suo parere penderebbero troppo verso la Germania; favorevole a un raffreddamento del rapporti con l'Est. E11 primo anno di Mitterrand all'Eliseo conferma tutto sommato questa analisi. Ma il «Rapporto Dobrin» insiste troppo sulla presunta «ignoranza» di Mitterrand in campo strategico per non suscitare una reazione indispettita a Parigi, tanto più che il documento invita i diplomatici americani a compiere uno sforzo di «spiegazione» sull'Eliseo e a non reagire pubblicamente a eventuali dichiarazioni del neopresidente dettate dalla sua visione •romantica e moralistica» della politica internazionale, aggravata dalla completa disinformazione del suoi consiglieri, 't -Come molti francesi colti, Mitterrand ha tendenza a confondere le parole e i fatti, a preoccuparsi di quello che si dice della sua politica pitiche del contenuto stesso della politica. Le idee saranno infiorate in un discorso socialista che, a noi sembrerà un predicozzo mediocre e settario, ma che ha per scopo di rassicurare l'Est — conclude il rapporto confidenziale —; aspettiamo a reagire e osserviamo pazienti la politica di questo presidente camaleonte, che è stato gauchista, socialista e indipendente nel corso della sua carriera politica». Paolo Patrono

Luoghi citati: Europa, Europa Occidentale, Germania, Parigi, Usa, Varsavia, Washington