Rapporti Est-Ovest al Consiglio Nato

Rapporti Est-Ovest al Consiglio Nato Haig sugli equilibri strategici Rapporti Est-Ovest al Consiglio Nato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Al Consiglio Atlantico, il segretario di Stato Alexander Haig e i ministri degli Esteri della Nato hanno continuato la rielaborazione dei loro obiettivi strategici nell'evoluzione dei rapporti Est-Ovest. Haig ha infermato i colleghi che il 12 giugno si incontrerà a New York con Qromyko, ministro degli Esteri sovietico, soprattutto per discutere il progetto di dare inizio immediatamente ai negoziati sulla riduzione delle armi strategiche atomiche(Start). Nella riunione ristretta del Consiglio Atlantico è stata anche discussa la solenne dichiarazione che i capi di governo e di Stato della Nato pubblicheranno al vertice di Bonn, il 10 giugno. Questa dichiarazione porrà l'accento sugli aspetti della «distensione nella sicurezza», cioè la necessità di procedere a un rafforzamento delle difese atlantiche pur nella costante ricerca dello sviluppo dei negoziati in tutti i settori (Start, gli euromissili a Ginevra e le armi convenzionali a Vienna}. Si attende, tra l'altro, una nuova iniziativa della Nato nel negoziato sugli armamenti nel Centro Europa (Mbfr). Emilio Colombo, nel suo intervento, ha posto l'accento sulla necessità di strette consultazioni tra Washington e gli alleati europei su tutti gli aspetti dei rapporti con il blocco sovietico, anche mediante gli incontri periodici, e sul fatto che i negoziati Start siano collegati strettamente a quelli sugli euromissili. E' seguito un dibattito sugli obiettivi strategici dell'Occidente. Haig ha detto che al momento il trasferimento di risorse dall'Occidente aiuta più la sicurezza del blocco sovietico die non la liberalizzazione dei regimi comunisti, e ha sollecitato una maggiore prudenza nella politica creditizia verso lEst. Le delegazioni europee hanno insistito affinché, nella dichiarazione formale del vertice di Bonn, siano rafforzati i rapporti Nord-Sud. Su questo punto, gli americani sono cauti, benché si comincia pensare che gli sforzi economici e finanziari a favore del blocco sovietico sarebbero meglio impiegati nel potenziamento dei rapporti tra il mondo industrializzato e quello in via di sviluppo. Molta attenzione è stata dedicata alla guerra Iran-Iraq. Si teme che l'Iran he esca vittorioso, con la possibile creazione di un blocco di Stati fanaticamente ostili a Israele. Il comunicato finale ribadirà la condanna dell'occupazione russa dell'Afghanistan, la richiesta a Varsavia e a Mosca di ripristinare la normalità in Polonia e la solidarietà al Regno Unito sulle Falkland, r. p.

Persone citate: Alexander Haig, Emilio Colombo, Haig, Start