Nuove proposte inglesi all' Onu Estremo tentativo di De Cuéllar

Nuove proposte inglesi all' Onu Estremo tentativo di De Cuéllar LO SBARCO BRITANNICO SULLE FALKLAND SEMBRA QUESTIONE DI ORE Nuove proposte inglesi all' Onu Estremo tentativo di De Cuéllar Londra insiste per ottenere il ripristino del «Consiglio delle isole», che esprimerebbe la continuità della sovranità britannica - Pessimismo sempre più marcato alle Nazioni Unite e al dipartimento di Stato americano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — n segretario generale dell'Orni De Cuéllar ha compiuto Ieri un estremo tentativo di mediazione tra l'Inghilterra e l'Argentina per la soluzione pacifica della crisi delle Falkland. Si Ignora quali risultati abbia dato. De Cuéllar ha detto che «i! tentativo è serio, e te due parti si augurano che possa portare a un compromesso; ma ha rifiutato di fare previsioni. Alla sede dell'Onu, il palazzo di vetro sulla Prima Avenue, si afferma che l'Inghilterra ha avanzato una nuova serie di proposte, accompagnandole però con un ultimatum di 48 ore. Se nessun accordo si concretasse entro domani, Londra ordinerebbe lo sbarco della task force sulle isole. Le nuove proposte sono state portate a De Cuéllar dall'ambasciatore Inglese all'Onu Parsons rientrato insieme con quello a Washington Henderson dalle consultazioni di Londra con la signora Thatcher. Parsons, giunto all'aeroporto Kennedy con il Concorde ieri mattina, si è recato d'urgenza dal segretario generale a mezzogiorno, e ha avuto con lui un colloquio di oltre un'ora. L'ambasciatore non ha voluto svelare il co. tenuto delle proposte. « Voglio invece sottolineare — ha detto — che siamo ancora impegnati in un onesto sforzo di pace. Il dialogo a distanza con l'Argentina continua: De Cuéllar, che conduce discussioni separate con le due parti, ha più tardi convocato 11 sottosegretario agli Esteri argentino Kos. Anche questo colloquio è durato plU di un'o¬ ra. Al termine, Ros si è limitato a dire che doveva méttersi in contatto con Buenos Aires. Dalla sua espressione e da quella del segretario dell'Onu è parso però che nessuno del due fosse ottimista. Non si esclude che Ros abbia chiesto al ministro degli Esteti Costa Mendez, suo diretto superiore, di venire a New York. Prima di partire da Londra, al momento dell'imbarco, Parsons ha indicato indirettamente 1 punti su cui l'Inghilterra non intende cedere. • L'Argentina — ha dichiarato — sta negoziando con noi come quel giocatore di tennis che accetta di disputare una partita solo a condizione di vincerla. Non possiamo permettere che l'esito dei negoziati sia predeterminato a tavolino», ha aggiunto. In altre parole, il governo di Londra non è disposto a concedere a priori la sovranità delle Falkland a Buenos Aires, come in sostanza continuano a esigere Oaltieri e la giunta. L'altro punto su cui l'Inghilterra non deflette è il ripristino del Consiglio delle isole», sia pure sotto l'egida di un'amministrazione ad interim delle Nazioni Unite: esso infatti esprimerebbe la simbolica continuità della sovranità britannica nella crisi. Anche l'ambasciatore inglese a Washington Henderson ha indicato che la signora Thatcher ritiene Inaccettabili le modeste concessioni fatte finora dall'Argentina. Henderson, che In assenza di Halg stato ricevuto ài dipartimento di Stato dal sottosegretario Stoessels, ha sottolineato che le trattative all'Onu -sono nella fase cruciale... ma non possono continuare a lungo,. L'ambasciatore ha insistito che le azioni militari negli ultimi giorni non ne pregiudicano lo sbocco. -Quello che importa — ha detto — èia buona volontà e la sincerità delle due parti». Le previsioni del dipartimento di Stato non sono incoraggianti. Il governo Reagan teme che nella notte tra domani e giovedì, alla scadenza dell'ultimatum di Londra, la task force sbarchi alle Falkland. Le sue ansietà sono ac cresciute dal fatto che a Bue nos Aires si è scatenata un'ondata di antiamericanismo. Alcuni giornali hanno accusato l'ambasciata Usa di complottare con le forze politiche argentine di sinistra per rove sciare Oaltieri e la giunta. Con un'iniziativa senza precedenti, l'ambasciatore ha dovuto smentire in un secco comunicato di aver tenuto «una condotta inappropriata» all'attività diplomatica. Le accuse rispecchiano il risentir mentirei Paese*0k%Ttfppbgglo dato dagli Stati Uniti al¬ l'Inghilterra dopo il fiasco della mediazione di Halg. Alla Casa Bianca si discute se, nel caso la crisi precipiti, Halg o il presidente Reagan in persona debbano intervenire. La Casa Bianca teme le possibili ripercussioni internazionali di una guerra nell'Atlantico meridionale, e le scosse che l'Argentina potrebbe subire. Da un lato, scorge 11 pericolo di interferenze sovietiche, non foss'altro perché il Cremlino Importa da Buenos Aires enormi quantità di cereali ed è ansioso di assicurarsi un accesso al porti sudamericani. Dall'altro lato, scorge anche il rischio che un regime simpatizzante con Castro o con 1 sandlnlstl s'impadronisca del potere a Buenos Aires, qualora Oaltieri e la giunta vengano travolti da una sconfitta militare. Ennio Caretto «Collante» al posto dei mutandoni ai marinai inglesi LONDRA — Una ditta inglese ha inviato oggi 400 ■collants» da donna al qoartier generale della Marina britannica a Plymouth, perché siano distribuiti al fucilieri della flotta nell'Atlantico del Sud. Le calzemaglle donate dalla ditta, che ha esaurito le sue scorte di mutande lunghe, saranno consegnate al marinai della fona d'intervento britannica entro una quindicina di giorni. «I ragazzi apprezzeranno molto questo regalo — ha dichiarato un ufficiale di Marini —. I "collante" tengono calai piedi o gambe quando si è di guardia sul ponte».