Bat-dor, i danzatori di Israele eredi della gran madre Graham

Bat-dor, i danzatori di Israele eredi della gran madre Graham Da lunedi a Torino, tappa della seconda tournée italiana Bat-dor, i danzatori di Israele eredi della gran madre Graham TORINO — La «Bat-Dor dance company» è il complesso coreografico più noto d'Israele. Fu fondato una quindicina d'anni orsono a Tel Aviv dalla mecenate Batscheva De Rothschild con la danzatrice d'origine sudafricana Jeannette Odman che ne è oggi la direttrice artistica. Nella sua seconda tournée italiana (la prima volta fu a Spoleto nel 1080), il «Bat-Dor. tocca Como. Milano e, da lunedi, sarà a Torino al Teatro Alfieri per quattro spettacoli. Fin dall'Inizio gli israeliani si sono valsi del consigli e dell'esemplo di Martha Graham, gran madre di tutta la «modem dance» e naturalmente affine alla loro dimensione culturale anche per analogia razziale e religiosa. Ancora oggi alcuni coreografi che formano 11 repertorio del «Bat-Dor» — Paul Taylor e John Butler — sono allievi della Graham. Mentre andava consolidando la sua piattaforma tecnica con l'acquisizione e l'allevamento (accanto alla compagnia funziona anche una valida scuola) di nuovi danzatori. 11 complesso acquisiva nuovi talenti In campo creativo da affiancare a coreografi di levatura Internazionale. Cosi accanto al cecoslovacco (ma olandese di adozione) Jlri Kyllan, agli americani John Butler e Alvln Ailey, troviamo negU attuali programmi titoli di Robert Cohan, Domy Reiter-Soffer, Mirali Sharon, CllffKeuter. Tra le più recenti acquisizioni del repertorio, ancora sconosciute In Europa, un balletto di John Butler su George Sanò con musiche di Chopln, che appare anche come personaggio nell'in te rpre- fazione di Peter O'Brien, mentre la stessa Odman impersona la tempestosa scrittrice. Di Butler il «Bat-Dor» conserva anche 11 drammatico -Ève of death» (musica di Purcell) su Enrico VIII. la figlia Elisabetta e Essex. Notturni ed alba di Relter-Soffer è basato Invece su poemi medievali e sulla omonima musica di John McCabe e Opus 5 di Mirali Sharon è una composizione astratta sui «Cinque pezzi per orchestra» di Schonberg. Nel programma torinese del 18 e 10 maggio figurerà anche il suggestivo And after di Oene Hill Sagan. israeliano di adozione anche se americano di nascita, un omaggio ad un danzatore caduto durante la guerra di Klppur, condotto su musica elettronica e su una «passacaglia» di Bach. Nel primo programma del 17 maggio ci sarà l'ambizioso Journey di Domy Relter-Soffer, un viaggio surreale di una donna all'interno del propri sogni, con suggestioni esoteriche Indiane. A Torino sono programmati anche Cloven kingdom di Taylor e Night creature di Ailey. Luigi Bossi