L'americana Braniff non volerà più distrutta nella guerra delle tariffe

L'americana Braniff non volerà più distrutta nella guerra delle tariffe La compagnia aerea, oberata di debiti, ha chiesto il fallimento L'americana Braniff non volerà più distrutta nella guerra delle tariffe DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — La Braniff, l'ottava compagnia aerea americana, ha dichiarato bancarotta. Dopo aver sospeso tutti i voli nella notte tra mercoledì e giovedì, ha licenziato 19000 dipendenti. Si propone di riprendere l'attività al più presto possibile su scala molto ridotta, ma è probabile che debba rinunciare al progetto. La Braniff diventerebbe la seconda linea aerea internazionale, dopo la Laker inglese, a chiudere i battenti dall'Inizio dell'anno. La sua crisi è Indicativa delle difficoltà in cui versa il settore dell'aviazione civile da quando sono stati liberalizzati («deregulated») i prezzi del biglietti. Il crollo della Braniff, che aveva voli anche in Giappone e nel Sud America, era atteso da alcuni mesi. La compagnia aveva trasportato lo scorso anno quasi 11 milioni di per sone, circa il 5 per cento del traffico che fa a capo agli Stati Uniti. Ma aveva accumula to un deficit di bilancio di 166 milioni di dollari. Quest'anno il disavanzo rischiava di raddoppiare. La Braniff è stata costretta a sospendere le operazioni a causa del rifiuto del le società petrolifere di conti nuare a fornire carburante a credito. Nella conferenza stampa di ieri un giornalista ha chiesto al presidente Reagan se Intendeva alutarla; Reagan ha risposto di no. • Una compagnia — ha detto « deve reggersi da sola». essa si era progressivamente allargata, entrando anche sulle rotte Internazionali nel dopoguerra. La «deregolamentazione» del 1978, al mezzo secolo di vita, l'ha colta con rotte in tutto 11 mondo. 15 mila dipendenti, e conti settimanali di 15 milioni di dollari. Invece di arroccarsi sulle posizioni conquistate, la Braniff si lanciò nella guerra delle tariffe» nel tentativo di acquistare nuovi passeggeri, abbassando vieppiù 1 prezzi dei biglietti. Il suo presidente, Putman, nominato di recente, ha ammesso che la compagnia ha accumulato circa un miliardo di dollari di debiti con 26 banche, 11 società di assicurazioni e varie ditte aeronautiche, e che ha interrotto tutti 1 pagamenti a marzo. Ha cercato di salvarsi cedendo alla Eastern i diritti alle rotte sudamericane per 18 milioni di dollari, ma non vi è riuscita. Le altre sue rotte sono ora contese dalla American, e dalla Pan American. Per questo motivo, il crollo della Braniff anziché seminare il panico in borsa ha fatto salire le azioni di quasi tutte le sue concorrenti, sia pure di poco. Il dramma della Braniff potrebbe però avere un seguito nelle altre linee aeree. Nel primo trimestre dell'anno, le compagnie americane hanno accumulato infatti un deficit di bilancio complessivo di mezzo miliardo di dollari. Alcune, come la Western, la Texas e la Southwest, si trovano in condizioni precarie per aver rischiato troppo. Non si esclude quindi che venga compiuto un tentativo per abbandonare la guerra delle tariffe e concordare un cartello

Persone citate: Laker, Reagan

Luoghi citati: Giappone, New York, Stati Uniti, Sud America, Texas