Andreatta: non si svaluta Ispettori del Fmi a Roma

Andreatta: non si svaluta Ispettori del Fmi a Roma «Non vi è alcuna necessità di aggiustare il cambio della lira» Andreatta: non si svaluta Ispettori del Fmi a Roma ROMA — Una missione di «ispettori» del Fondo Monetario Internazionale arriverà in giugno a Roma per esaminare la situazione economica Italiana alla luce delle ultime, decisioni prese dal governo e del dibattito in corso tra sindacati e imprenditori: lo ha annunciato uno dei massimi responsabili del Fondo per I Paesi dell'area mediterranea. Secondo l'esponente dell'Fml, la politica adottata dalle autorità monetarie Italiane non ha attualmente alternative: •Gli alti tassi di Interesse consentono infatti di tenere sotto controllo il livello del consumi che, tradizionalmente, in Italia, sono sempre molto sostenuti anche in periodi di crisi». Secondo il dirigente del Fondo Monetario, «la modifica della scala mobile potrebbe servire ma è soprattutto il disavanzo pubblico che deve essere ricondotto entro livelli più sopportabili. In presenza di un tasso di inflazione elevato il potere di "copertura" dei salari fornito dalla contingenza si riduce infatti in misura crescente, fino a che saranno gli stessi sindacati a chiederne la modifica». Il responsabile del Fondo ha comunque aggiunto di ritenere che «non è per il momento pensabile che I sindacati chiedano una modifica della scala mobile in presenza di un cosi alto numero di disoccupati». HELSINKI — Il ministro del Tesoro Andreatta è contrario a svalutazioni della lira per ridare flato alle esportazioni: «jVon è di una svalutazione che ha bisogno la lira ma, piuttosto, di un cambiamento di atteggiamento da parte degli industriali che devono resistere a richieste di aumenti salariali eccessive ed in contrasto con l'andamento delle retribuzioni negli altri Paesi. E' bene che le aziende non contino troppo su un'arrendevolezza delle autorità monetarie italiane». Il ministro del Tesoro Andreatta ha risposto cosi, da Helsinki—dove ha partecipato alle riunioni del Fondo Monetario Internazionale — alle possibili richieste di una sva¬ lutazione della lira. Secondo Andreatta m sarebbe molto semplice e troppo comodo scaricare i problemi dell'industria sul sistema economico diminuendo il valore internazionale della lira. Di aggiustamenti nell'ambito del sistema monetario europeo ne abbiamo fatti fin troppi e se ce ne dovesse essere un altro questo riguarderebbe soltanto le valute troppo forti: Per 11 ministro del Tesoro la tesi secondo la quale la svalutazione della lira è necessaria per ridare competitività ai prodotti italiani non regge: .In questi ultimi 12 mesi la competitività italiana non è peggiorata, anzi è migliorata». •Non vi è perciò la necessità di un aggiustamento del cam¬ bio della lira — prosegue Andreatta — ma occorre che siano gli industriali ad aggiustare il loro comportamento, utilizzando le riserve di produttività che ancora ci sono e resistendo a richieste di aumenti salariali non compatibili con la si Inazione del Paese». Il ministro del Tesoro ha anche accennato alle polemiche con i socialisti sui tassi di interesse: »ll Fmi ha riconosciuto nel suo rapporto annuale che, in Italia, nel 1981, i saggi di interesse reali (deputati, cioè, dell'inflazione) sono finalmente diventati positivi, anche se sono da considerare ancora bassi da un punto di vista internazionale». Poiché il Fondo monetarlo non è associato ad alcun partito della coalizione di governo italiana — aggiunge Andreatta — «mi sembra che questa affermazione possa essere considerata come una dichiarazione "prò veritate"». •D'altronde, qui al Fmi, socialisti e conservatori si sono detti convinti che è necessaria una politica dei due tempi: prima la riduzione dell'inflazione e poi la lotta alla disoccupazione». Per l'Italia — conclude il ministro — i tempi sono ancora duri perché dobbiamo correggere la politica di bilancio: .Non è infatti pensabile che noi si arrivi ad un disavanzo pubblico dell'ordine di grandezza di quello degli Stati Uniti (80-100 miliardi di dollari)..

Persone citate: Andreatta

Luoghi citati: Helsinki, Italia, Roma, Stati Uniti