Venere aveva oceani, la Terra finirà così

Venere aveva oceani, la Terra finirà così Secondo uno scienziato Usa confermata l'ipotesi del «gemellaggio» tra i due pianeti Venere aveva oceani, la Terra finirà così DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — II pianeta Venere ha goduto in passato di un clima mite e posseduto un oceano con acqua sufficiente a ricoprirlo tutto con una profondità media di 10 metri. E' perciò probabile che abbia conosciuto anche qualche forma di vita. I fenomeni che hanno portato alla scomparsa dell'oceano e dell'acqua potrebbero ripetersi sulla Terra. Lo ha affermato il professor Thomas Donahue dell'Università del Michigan sulla base dei dati raccolti nel dicembre 78 dalla sonda Pioneer della Nasa, e analizzati nel corso degli ultimi anni dai computers. «Venere deve aver perso il suo oceano e la sua acqua tra tre miliardi e mezzo e quattro miliardi di anni fa». ha detto lo studioso «in condizioni che potrebbero verificarsi anche da noi*. Alla radice delle conclusioni cui è giunto il professor Donahue sta la scoperta che il rapporto tra il deuterio e l'idrogeno nell'atmosfera venusiana è 100 volte superiore a quello che si Riscontra nei nostri mari. Il deuterio è l'isotopo dell'idrogeno, detto normalmente •idrogeno pesante». «Una sua presenza cosi massiccia — ha dichiarato lo scienziato — dimostra che Venere una volta possedeva acqua In forma liquida almeno 100 volte superiore a quanto la possegga oggi sotto forma di vapore. Dunque, esisteva almeno un oceano». Sul mistero di Venere gli studiosi si sono sempre divisi in due. Una corrente ha sostenuto che il pianeta è nato •secco», un'altra che esso ha invece perso tutta la sua acqua, che è evaporata nello spazio come idrogeno, o è penetrata al suo interno come ossigeno. La seconda ipotesi è stata sempre sostenuta da quanti hanno supposto la «oemellanza» di Venere e della Terra. I due pianeti sono assai simili per dimensioni, massa e distanza dal Sole. Venere però è un inferno con un'atmosfera di biossido di carbonio, una pressione 90 volte superiore alla Terra, e temperature altissime. Secondo Thomas Donahue. 4 miliardi e mezzo di anni fa il Sole era meno caldo e meno luminoso di adesso. Il sistema solare era agli albori e il clima su Venere era abba¬ stanza mite per consentire l'esistenza dell'acqua. Il Sole divenne progressivamente più. caldo e luminoso, l'oceano venusiano incominciò a liberare vapori, e la superficie solida biossido di carbonio. La combinazione di questi due elementi esasperò le radiazioni nell'atmosfera, e incominciò a •bruciare» il pianeta. Questo fenomeno è stato scoperto anni fa dal professor Andrew Ingersoll del • Caltex», il California Instltute of Technology, che lo ha chiamato «effetto serra accelerato». J7 professor Donahue sostiene, con i fautori della •gemellanza», che il rapporto deuterio-idrogeno alle origini era identico per Venere e per la Terra. «Dobbiamo renderci conto che nell'atmosfera ve nuslana è salito l'idrogeno leggero, e che l'idrogeno pen sate è rimasto Indietro., ha detto, aggiungendo: «Se la sonda Pioneer avesse potuto compiere un prelievo sulla superficie del pianeta, siamo sicuri che ci avrebbe fornito la conferma delle nostre ipotesi». Quanto alla possibilità che la Terra faceta la stessa fine di Venere lo scienziato america no ha ammonito: «L'effetto cumulativo di una spietata di struzlone delle foreste tropi cali, di un'incessante distra zinne dei carburanti fossili e via di seguito, un conflitto nu cleare che sconvolgesse la biosfera: fenomeni siffatti potrebbero scatenare 1'"effetto serra accelerato"».

Persone citate: Andrew Ingersoll, Donahue, Thomas Donahue

Luoghi citati: California, New York, Usa