Melodie di gusto liberty con la seducente Pilou

Melodie di gusto liberty con la seducente Pilou Il soprano al Conservatorio in concerto tutto francese Melodie di gusto liberty con la seducente Pilou TORINO — A favore dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro gli Amici del Teatro Regio hanno promosso nella serie «/ grandi interpreti» un concerto del soprano Jeannette Pilou. Greca di origine, sebbene egiziana di nascita e italiana per studi e per formazione, è immersa nel gusto e nella cultura francese (a Torino sì ricorda la sua interpretazione nella Manon di Massenet integrale al Teatro Nuovo). Pertanto ha presentato un panorama cameristico di quelle che i francesi chiamano sempllcemente «mélodìes». Se fossero tedesche si chiamerebbero Lieder, se fossero italiane le chiameremmo romanze o, in tempi recenti, liriche. Alla varietà dei nomi corri spondono sottili differenze delle cose, poiché la «melodie» francese non ha la robustezza popolare del Lied né il gusto salottiero, ma piccolo-borghese, della romanza di Tosti o di Titindelli. E' un'espressione d'arte ricercata, nel gusto dell'Art nouveau, tutta brividi, raffinatezze ed eleganze di stile. La Pilou si muove tra questi ninnoli preziosi con una grazia inimitabile. E' di quelle cantanti che non si limitano a «cantare», ma trasformano un recital in uno spettacolo, col concorso del gesto e dell'espressione mimica. E al di sotto di questo smalto seducente c'è una voce sana, mirabilmente uguale e omogenea in ogni registro, sapientemente educata (egùardqunpo'; con tutto lijtàte&h&jA dice della situazione-del canto in Italia, questa si è formata a scuola italiana!). Dopo un gruppo di pagine insigni di Debussy, tra cui le Chansons de Bllltis e il Noei des enfants qui n'ont plus de maison, e dopo i divertenti Alrs chantés di Poulenc (autore che è ritornato anche nel corso dei numerosi bis), il pro¬ gramma ha visitato le origini ottocentesche della lirica da camera francese con Henry Duparc e Gabriel Fauré, dei quali rispettivamente L'invi tation au voyage e Après un rève sono da annoverare fra i classici del genere. Questo tipo di composizioni richiede una collaborazione pianistica di altissima classe, per esigenze soprattutto stilisticìve ma spesso anche tecni che, e la Pilou, che tra poco canterà a Londra lo stesso programma col grande Geo/frey Parsons, si è assicurata anche qui un accompagnatore di Vaglia nell'esperto e compitissimo Antonio Beltrami. Pubblico un po' scarso, perché non si tratta d'un repertorio e d'un tipo di canto che attirino i vociomani; ma quelli che c'erano hanno apprezzato la finezza dell'interpretazione e la sapienza dell'emissione vocale, applaudendo a lungo la squisita interprete e il suo degno accompagnatore, m. m.

Persone citate: Antonio Beltrami, Debussy, Gabriel Fauré, Henry Duparc, Manon, Massenet, Parsons, Poulenc, Tosti

Luoghi citati: Italia, Londra, Torino, Vaglia