L'acciaio italiano piace agli Usa

L'acciaio italiano piace agli Usa Successo alla mostra di Houston della tecnologia Dalmine-Italsider L'acciaio italiano piace agli Usa Dopo il maxi-contratto con la U. S. Steel, un'intesa (per 10 anni) con la Hydril per la perforazione petrolifera DAL N08TRO INVIATO SPECIALE HOUSTON (Texas) — Stupisce meno di una volta, ma stupisce ancora la scritta «itallan steel» (acciaio italiano), a caratteri cubitali su un parallelepipedo bianco con le strisce rosse e verdi, sede dello stand italiano nella enorme mostra delle tecnologie per il petrolio. L'oro nero, che ormai nell'economia internazionale è moneta, abbonda sotto il mare, si calcola infatti ette il 40-45% delle riserve di idrocarburi sia nascosto proprio II. Il problema è arrivarci. Nel '60 le trivelle perforavano fino a 80 metri di profondità, nel '70 si è giunti a 450 metri, a 1800nell'80. Le previsioni danno per raggiungibile la quota 3000 tra dieci anni. Bastano questi dati per spiegare il perché di questa fiera tecnologica, contenuta ne/r«Astrodome» di Houston, uno stadio che normalmente calamita folle di sportivi (basket, baseball, football americano, ecc.). Attorno allo scatolone italiano si radunano persone per le quali il nostro Paese non è solo la mamma generosa che offre pizza, spaghetti, giacche di Armani, film d'autore, ma anche la terra di tecnici In camice bianco, più vicini, secondo certi stereotipi, ai tedeschi che non alle feste, un po' fasulle, di «little Italy». «Ormai solo l'americano ignorante» ci ha detto un dirigente texano, «ha un'immagine di voi secondo quanto di più colorito e fantasioso esportate qui; la gente colta sa che l'Italia è arte e industria». Questi ultimi due anni sono stati particolarmente importanti per l'acciaio italiano. Nell'81 la Dalmtne (gruppo Finslder) sottoscrisse un maxi-contratto con la 17.5. Steel per la fornitura di tubi, quest'anno è stata firmata un'Intesa (durata 10 anni) con la Hydril, la società americana che possiede là tecnologia più. avanzata nella produzione di giunzioni per tubi destinati alla perforazione petrolifera. «Crediamo nell'Italia», ha dichiarato Terry J. Merrit, vicepresidente della Hydril. Sono stati gli americani a fare il primo passo, dopo anni di corteggiamento. L'accordo è In questi termini: la Hydril costruirà vicino a Massa Carra¬ ra uno stabilimento dove l tubi Dalmtne saranno trattati secondo la tecnologia americana (un particolare tipo di fi- Iettatura sulle estremità dei tubi così da prepararli perché reggano in condizioni di estrema difficoltà: profondità e temperature elevate). Saranno occupate 75 persone, tutti italiani (compreso il direttore), l'investimento è di circa 25 miliardi di lire, il fatturato, nell'83, si aggirerà attorno ai 40 miliardi, la produzione fino a 15 mila tonnellate. Oli americani, che non escludono la ripresa dei prezzi petroliferi, hanno deciso di accordarsi con la Dalmtne in base ad un concetto molto semplice: l tubi si fanno là dove c'è l'acciaio. La società italiana fornisce terreno e capannoni, tutto il resto è Hydril. I vantaggi per entrambi l gruppi: penetrazione in mercati interessanti còme Medio Oriente, Africa ed Estremo Oriente, oltreché l'Europa. La rete di vendita sarà unica. Questo tubo italo-americano potrà raggiungere Paesi non altrimenti accessibili senea uno sforzo, tecnologico e commerciale, congiunto. Anche l'Vrssfll discorso è delicato. I dirigenti americani possono lamentarsi in privato, in ogni caso rispettano l veti di Reagan. Se però certe tensioni dovessero calare, ecco come l'Italia, che con Mosca ha sempre trattato, potrebbe diventare una «base» di prim'ordine. C'è poi l'esigenza di frenare i giapponesi, sparsi in tutto il mondo a vendere tutto, acciaio compreso. Hanno il vantaggio di offrire prodotti a prezzi competitivi. Ma non sempre vincono. Non hanno vinto, per esempio, in Australia dove la Nuova Italsider si è aggiudicata la fornitura di circa 400 chilometri di tubi saldati, per la costruzione di un gasdotto. Perché questo successo? «Per la nostra tecnologia» spiegano l dirigenti Italsider, «ed anche per il timore dell'Australia di diventare troppo dipendente dall'area dello yen». I Pier Mario Fasanottl ROMA — Da oggi le azioni della «Cantieri Metallurgici Italiani» di Napoli sano ammesse alla quotazione ufficiale alla Borsa di Milano. Lo ha disposto la Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa). La «Cantieri Metallurgici» ha un capitale di 14 miliardi.

Persone citate: Armani, Carra, Intesa, Pier Mario Fasanottl, Reagan, Terry J. Merrit