L'Europarlamento (metà assenteista) vuole le sanzioni

L'Europarlamento (metà assenteista) vuole le sanzioni L'Europarlamento (metà assenteista) vuole le sanzioni DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE STRASBURGO — Europarlamento e Commissione esecutiva della Cee si sono espressi ieri a favore del rinnovo delle sanzioni economiche contro l'Argentina che, adottate per un mese all'inizio della crisi delle Falkland, scadranno domenica. Ma 11 segnale che da Strasburgo è partito alla volta del Consiglio dei ministri degli Esteri, che si riunirà lunedi e martedì prossimi a Bruxelles, esprime una volontà politica certo più controversa di un mese fa. La dichiarazione del Presidente della Commissione, Thorn, fatta Ieri pomeriggio dalla tribuna del Parlamento Europeo, non si presta ad equivoci. Ma 11 voto dell'Assemblea di Strasburgo ha dimostrato una netta frattura tra i «deputati di base» che non era apparsa in aprile, e che potrebbe rafforzare ulteriormente le riserve emerse ultimamente in seno ad alcuni governi sull'Incondizionato avallo dell'atteggiamento britannico. A favore di un prolungamento delle sanzioni economiche della Cee contro 11 regime argentino si è espressa infatti ieri una maggioranza non molto rappresentativa dei Parlamento Europeo, imperniata naturalmente sullo schieramento di centrodestra, che ha prevalso per 142 voti contro 79. Questo significa che al voto ha partecipato circa la metà degli oltre 400 eurodeputati, dopo estenuanti bizantinismi di regolamento risolti con una certa autorità dal presidente Dankaert. Si è trattato di una percentuale di partecipazione piuttosto bassa per una votazione importante come questa sulla crisi delle Falkland, cioè sul primo conflitto armato da 25 anni a questa parte in cui sia direttente Impegnato un Paese europeo. Questo elevato assenteismo non depone certo a favore della maturità di questa istituzione. Il voto, poi, ha registrato l'approvazione di un documento scaturito da una serie di proposte dei liberal-Jemocratlcl Simone Veli e Haagerup, sulle quali sono naturalmente confluiti conservatori britannici e democristiani (con pochi italiani, tuttavia) e qualche indipendente come Pannella. La mozione (alla quale si sono opposti generalmente socialisti e comunisti) condanna quindi la mancata osservanza da parte dell'Argentina della risoluzione 502 dell'Onu, Imputando al regime di Buenos Alres>l!escluslva responsabilità delle perdite umane, e invita i ministri degli Esteri della Cee a rinnovare l'embargo comunitario se non si arriverà ad una soluzione negoziata prima del 16 maggio. ? In precedenza, l'Europarlamento aveva respinto un documento del comunisti Fanti e Segre che chiedeva un cessate il fuoco e 11 ritiro delle forze sulla base della rlsolu zione dell'Onu, ma esprimeva un parere negativo sul rlnno vo dell'embargo contro l'Ar gentlna. Questo punto era condiviso dal socialisti italiani, ma lo sfilacciato schiera mento di sinistra è stato messo facilmente in minoranza. Paolo Fatruno

Persone citate: Fanti, Pannella, Paolo Fatruno, Segre, Simone Veli, Thorn

Luoghi citati: Argentina, Bruxelles, Falkland, Strasburgo