La Fiat va meglio, utile 97 miliardi ma la ripresa sui mercati è lontana di Renzo Villare

La Fiat va meglio, utile 97 miliardi ma la ripresa sui mercati è lontana Il Consiglio di amministrazione, presieduto da Agnelli, approva il bilancio '81 La Fiat va meglio, utile 97 miliardi ma la ripresa sui mercati è lontana Dividendo di 140 lire per azione ordinaria e privilegiata (nel 1980 l'attivo era stato di 51 miliardi e il dividendo di 125 lire) - Fatturato del Gruppo salito a 22 mila miliardi (+21 per cento) - Investimenti per 1128 miliardi contro 980 dell'anno precedente - Grande successo dell'operazione di offerta di azioni Fiat a quadri e dirigenti TORINO — Nel 1981, anno molto difficile per l'economia italiana e Internazionale, la Fiat è riuscita a riportare un risultato complessivamente positivo, migliore di quello del 1980: l'utile è salito, infatti, a 97 miliardi di lire conto 51 miliardi del 1980 che permette di proporre alla prossima assemblea degli azionisti (30 giugno In prima convocazione, 6 luglio in seconda convocazione) la distribuzione di un dividendo di 140 lire per azione, sia ordinaria, sia privilegiata, contro le 125 lire dell'anno scorso. La decisione è stata presa dal Consiglio di amministrazione della Fiat, riunitosi ieri pomeriggio sotto la presidenza di Giovanni Agnelli. Il risultato dell'esercizio sconta l'allineamento di alcune partecipazioni per complessivi 271 miliardi. Il fatturato dell'Intero Gruppo, al netto dell'interscambio, è stato di 22.032 miliardi contro 18.138 nel 1980 con un aumento del 21 per cento. Trattandosi di un fatturato riferito in gran parte a mercati internazionali, deve essere raffrontato con l'incremento medio dell'Inflazione nei Paesi Ocse che, nel 1981, è stato del 10,1 per cento. Gli investimenti sono sali ti a 1128 miliardi di lire con tro 980 dell'anno precedente, i dipendenti sono, in Italia e all'estero, 314.845. il Consiglio ha analizzato anche l'andamento del primo trimestre di quest'anno, rilevando prospettive economiche poco favorevoli. La ripresa dei mercati europei sembra più lontana del previsto ed è quindi prevedibile una inten sificazione della concorrenza internazionale, già verificatasi nei primi tre mesi, che 'porrà vincoli ancora più stringenti sul piano della produttività e dell'efficienza: Contrariamente alle attese non è mi gliorata la domanda di automobili rispetto allo stesso periodo del 1981. La Fiat Àuto ha comunque fatturato in Europa 378 mila vetture, 20 mila In più rispetto al primo trimestre '81, consolidando cosi 11 primo posto in Europa con una quota di mercato del 13,5 percento. Per l'Iveco le vendite dei primi tre mesi sono state di 24 mila unità, con una flessione sull'anno precedente. Nel set tore della siderurgia sono in corso di definizione con la Finsider gli accordi per la ra¬ zionalizzazione del settore acciai speciali, mentre per le altre attività del gruppo l'andamento dei primi tre mesi '82 ••consente di affrontare con serenità l'attività operativa dell'anno, confermando i buoni risultati del 1981*. Il Consiglio ha preso atto con soddisfazione del grande successo ottenuto dall'operazione di offerta di azioni Fiat a quadri e dirigenti, che ha superato ogni aspettativa con la prenotazione di 17.500.000 azioni mentre ne erano disponibili 5 milioni. Il Consiglio proporrà pertanto all'assemblea la vendita delle azioni ancora in portafoglio e cioè 1.200.000 del tipo ordinario, e 1.840.000 del tipo privilegiato. Ciò permetterà di far fronte alle richieste, almeno nella quantità minima prevista per ciascun sottoscrittore. Dall'esame dei risultati, emerge un miglioramento nella posizione debitoria del Gruppo che al 31 dicembre scorso risultava di 7500 miliardi di lire, di cui 500 miliardi da imputarsi al!'«effetto cambio». A cambi eguali, il gruppo avrebbe ridotto 11 suo indebitamento che a fine 1980 era di 7200 miliardi: questo nonostante investimenti per 1130 miliardi. Da sottolineare, infine, che mentre alla fine del 1980 l'indebitamento era per il 55 per cento a breve termine e, per il 45 per cento a lungo termine, al 31 dicembre 1981 risultava per 11 70 per cento a lungo termine e soltanto per il 30 per cento a breve termine. Il 1981 è stato un anno di importanti ristrutturazioni produttive, grazie ad un intenso sforzo nel campo dell'innovazione del prodotti e dei processi produttivi, che ha permesso al vari settori di presentarsi sul mercato con successo. A questo proposito il Consiglio di amministrazione ha fatto notare come i notevoli ricuperi di produttività hanno consentito di contenere gli aumenti di prezzo ben al di sotto dell'inflazione ita¬ liana. Queste politiche di prezzo, le importanti novità di prodotto ed una intensa azione commerciale hanno permesso di controbattere efficacemente il calo della domanda di mercato. Particolarmente significativi sono stati 1 risultati all'esportazione: l'Auto ha ottenuto il primo posto nelle vendite in Europa; l'Iveco, secondo produttore europeo, ha realizzato un aumento del 37 per cento delle vendite sui mercati extraeuropei; la Fiat Trattori, prima in Europa, ha aumentato le esportazioni del 41 per cento, portando al 70 per cento l'incidenza dell'export sul suo fatturato; la Fiat Allis ha aumentato l'esportazione dall'Italia di quasi il 40 per cento. Questo ha permesso al Gruppo Fiat di chiudere la sua bilancia valutaria in attivo di 3160 miliardi di lire, con un incremento di oltre il 35 per cento rispetto al 1980. Il Consiglio d'amministrazione ha, infine, preso atto delle dimissioni presentate da Abdulla A. Saudi In seguito ai molti impegni derivanti dai nuovi incarichi da lui assunti nel settori bancario e finanziario ed ha cooptato Omar Muntasser a ricoprire la carica di consigliere di amministrazione. Renzo Villare

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, Omar Muntasser, Saudi

Luoghi citati: Europa, Italia, Torino