Balzamo tenta di scongiurare il blocco dei voli per domani
Balzamo tenta di scongiurare il blocco dei voli per domani In seguito allo sciopero proclamato dai vigili del fuoco Balzamo tenta di scongiurare il blocco dei voli per domani Una schiarita dopo rincontro con il governo sui problemi economici e di organico ROMA — Non si viaggerà In aereo domani dalle 8 alle 20 se sarà confermato lo sciopero di dodici ore proclamato dai vigili del fuoco aderenti alla federazione Cgil-Cisl-Ull. La mancanza dei servizi di sicurezza e di soccorso, prescritti per legge oltre che imposti dalle necessità, renderà praticamente •inagibili,, tutti gli aeroporti italiani e costringerà le compagnie italiane e straniere a cancellare 1 voli nazionali, internazionali ed intercontinentali compresi nella fascia oraria dell'astensione dei vigili. Una tenue schiarita si è delineata a tarda sera, ma è presto per prevedere la sospensione o no dell'azione di protesta. Dopo un incontro con il sottosegretario - all'Interno, Spinelli, 1 rappresentanti sindacali si sono riuniti per valutare proposte tendenti a sbloccare la vertenza riguardante la riforma del servizio di protezione civile e la riforma del corpo dei vigili del fuoco, con specifici riferimenti agli organici. Nelle ultime ore anche il ministro Rognoni e il ministro dei Trasporti, Balzamo, sono intervenuti personalmente per evitare una nuova paralisi del trasporto aereo che, a parte 1 disagi notevolissimi pei* i viaggiatori, reca un danno economico di circa cinque miliardi al giorno. Balzarne ha predisposto una dettagliata relazione per il presidente del Consiglio Spadolini e lo stesso Rognoni ha richiamato l'attenzione del governo su una vertenza che, pur estranea al trasporto aereo, ne può tuttavia provocare il blocco totale. «E'una situazione — ha precisato 11 ministro dei Trasporti — che non può più essere tollerata. Pur senza entrare nel merito dei motivi che hanno spinto i vigili del fuoco a scioperare, non è ammissibile che un settore così importante rischi frequenti paralisi per ragioni che con esso non hanno nulla a che fare. Si pensi che ogni giorno transitano in arrivo e in partenza nei soli aeroporti di Roma e Milano cinquantamila passeggeri, 700 aerei, 650 tonnellate di merce e 140 tonnellate di posta». Balzamo ha proposto una soluzione, partendo dal presupposto che il lavoro degli aeroporti è un lavoro speciale e. df conseguenza va assoggettato ad un regime speciale. Di qui l'esigenza di creare un'unica autorità aeroportuale, alla quale facciano capo tutte le categorie di lavoratori che prestano la loro opera nell'ambito degli aeroporti. A queste categorie non verrebbe negato il diritto di sciopero, ma solo quando sia collegato con la specifica attività che esse svolgono. Inoltre, come i lavoratori dei trasporti hanno adottato una autoregolamentazione dello sciopero nel pieno riconoscimento del rilievo sociale del settore, è evidente che anche le categorie di pubblici dipendenti impiegate negli aeroporti dovrebbero sottostare alla stessa disciplina. Se tardasse una soluzione del problema dell'unica autorità aeroportuale, si dovrebbe scegliere il sistema del corpi speciali operanti all'interno degli scali aeroportuali e sganciati dalle categorie di appartenga Proseguono, intanto, senza prospettive di sblocco della vertenza contrattuale, gli scioperi articolati degli autoferrotranvieri , g. c. i.
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