Missing: gli Usa mandano a Cannes il film-accusa sul golpe del '73 in Cile

Missing: gli Usa mandano a Cannes il film-accusa sul golpe del '73 in Cile L'opca di Costa Gavras denuncia presunte responsabilità, ufficialmente smentite Missing: gli Usa mandano a Cannes il film-accusa sul golpe del '73 in Cile NEW YORK — La sera degli Oscar, oltre un mese fa, Warren Beatty definì il premio per la miglior regia assegnatogli per il film «Reds» la prova che questo è un Paese libero. «Non avrei mai pensato», disse alludendo alla colonna sonora, «che un giorno potessero risuonare in questa sala le note dell'Internazionale». Il commento di Beatty si attaglia perfettamente a un'altra pellicola politica appena prodotta da Hollywood e che sarà presentata a Cannes: Missing di Costa Gavras, l'autore di «Zeta» e de «L'amerikano». Missing è una denuncia feroce della presunta complicità statunitense nel golpe cileno del '73. La sua proiezione ha avuto un'eco senza precedenti: il Dipartimento di Stato ha diramato un comunicato di tre pagine per accusare il film di falsità Sembra impossibile che questa di Missing sia la stessa Hollywood che trentanni fa, in pieno maccartismo, perseguitò gli intellettuali di sinistra. La trama di Missing poggia su una vicenda reale accaduta nel Cile del golpe: l'assassinio di un giovane marxista americano, Charles Horman, e la sua disperata ricerca da parte della moglie e del padre. In un libro di Thomas Hauser uscito nel "78, e che ebbe straordinaria fortuna editoriale, l'assassinio di Charles Horman, compiuto dai sicari di Plnochet, venne attribuito a un ordine dell'ambasciata Usa. Il giovane marxista sarebbe stato eliminato perché in possesso delle prove della partecipazione degli Stati Uniti al golpe. Prima ancora della stampa de «L'esecuzione di Charles Horman», la famiglia aveva trascinato in tribunale l'ambasciatore Davis e il segretario di Stato Kissinger. Ma la denuncia non fu mai provata. Mentre Davis ha sempre respinto le accuse, Kissinger ha rifiutato ogni commento: «E* una cosa assurda», ha detto soltanto. Nel film, Costa Gavras abbraccia con passione la tesi del libro. Il suo copione, scritto insieme con Donald Stewart, è tuttavia meno esplicito. Molti particolari degli eventi all'ambasciata Usa vengono ignorati. La parte politica è spesso sacrificata all'aspetto umano della vicenda. Non ci sono tirate propagandistiche. Ma forse proprio per questo l'effetto è trauma¬ tico. La tragedia dei personaggi principali s'inquadra' perfettamente in quella storica. Uno del pregi del film è la recitazione dei due protagonisti. Jack Lemmon, il padre, e Sissi Spacek, la moglie, entrambi onorati con una candidatura all'Oscar, e dei comprimari, John Shea nei panni di Charles Horman e David Clennon in quelli del console. Inizialmente Lemmon, un uomo d'affari conservatore e religioso, e la Spacek, una giovane cresciuta nella contestazione del '68, diffidano l'uno dell'altro. Il primo non ha mai condiviso le idee politiche del figlio, sospetta degli scopi della nuora; la seconda è aggressiva e intollerante. La loro presa di coscienza e la loro graduale convergenza commuovono lo spettatore. Le proteste che hanno pre ceduto, accompagnato e seguito la proiezione di Missing negli Stati Uniti non hanno scosso Costa Gavras. Il regista greco, residente a Parigi, ha smentito di aver voluto fare un film anti-americano. La vicenda di Charles Horman suscita innanzitutto indignazione morale», ha dichiarato. "L'ho esposta come l'ho sentita, attraverso gli occhi della famiglia». L'estrazione marxista, ha aggiunto, non ha mai falsato il suo giudizio. «Non dimentichiamo», ha detto, «che io ho girato film come "La confessione" contro la repressione nei Paesi comunisti, e che anche "L'amerikano", in cui molti videro una denuncia della Cla, fu attaccato dai sovietici». Il tema di fondo di Afissino, ha concluso Costa Gavras, «sono gli orrori sociali e personali causati dalle dittature di qualsiasi colore». I critici Usa hanno visto nel film un'opera di rottura che prelude probabilmente a un maggior impegno politico di Hollywood. La rivista Time lo ha giudicato «un superbo amalgama tra la narrazione viva e il messaggio ideologico» paragonandolo favorevolmente allo stesso «Reds». A suo parere i produttori dovrebbero trarne esempio per spingersi oltre ai compromessi e alle edulcorazioni tradizionali. E' tempo, asserisce che anche in America si formi una scuola del tipo di quella di Wajda, di Bufluel, di Godard e dello stesso Costa Gavras. Secondo questi critici, Missing può ottenere a Cannes il riconoscimento che gli è man cato agli Oscar (anche il nuovo coraggio di Hollywood ha un limite). E' verosimile che le polemiche americane accompagnino 11 film in Europa. L'ambascia tore Davis ha voluto vederlo e lo ha trovato «artisticamente valido ma storicamente errato». «Mi ha ricordato tutte le tragedie del 73», ha detto. «Lo tragedia della famiglia Horman, quella di migliaia di cileni e quella dei miei funzionari che hanno avuto la vita rovinata da questa vicenda». Horman, il padre del giovane ucciso, che vive e lavora a New York, ha difeso Missing a spada tratta. «Ho sofferto a guardarlo», ha dichiarato. «Tutto quello che il film racconta è vero: non vi è una slngolamemògna». e. c.