Manca ancora il successore di Artom per la vicepresidenza Confindustria

Manca ancora il successore di Artom per la vicepresidenza Confindustria Manca ancora il successore di Artom per la vicepresidenza Confindustria ROMA — Sarà probabilmente una delle assemblee confindustriali più importanti e cariche di responsabilità degli ultimi anni quella che avrà luogo martedì. Non tanto per le nomine ormai scontate da tempo (c'è ancora da scegliere uno soltanto dei 5 vicepresidenti) quanto per i temi economlco-sindacall sul tappeto che Merloni e I suoi collaboratori si troveranno di fronte nei prossimi mesi: svalutazione della lira, restrizione del credito, costo del denaro, rinnovo ael contratti, disdetta della scala mobile. GII industriali privati si trovano in una posizione molto delicata: da un lato hanno risposto •no» all'invito del governo di aprire le trattative con I sindacati per il rinnovo dei contratti di lavoro, ribadendo che il rispetto degli impegni del 28 giugno è pregiudiziale al rinnovo del contratti stessi; dall'altro, si trovano in presenza di un'Intersind (Merloni e Massacesl si Incontreranno la prossima settimana) che ha pratica mente fatto capire che le trattative con I sinda rati le aprirà, perlomeno per verificare l'entità delle richieste. A tutto ciò va poi aggiunto l'at! tegglamento dei sindacati che hanno già proI messo agli industriali una durissima reazione, I soprattutto se Merloni disdetterà l'accordo del i '75 sulla scala mobile. Sul fronte Interno, scontata la riconferma di Merloni alla presidenza e di Giustino, Mandelll, Schlmbernl e Orlando alla vlcepresldenza, rimane da scegliere il quinto vicepresidente, che sostituirà Guido Artom: dopo la rinuncia di Lombardi e la «non candidatura» di Abete, come da lui stesso precisato, I nomi potrebbero essere quelli di Marzotto, Pellicano e Coppi, ma non è escluso che si possano aggiungere altri nomi.

Persone citate: Abete, Artom, Coppi, Guido Artom, Lombardi, Merloni, Pellicano

Luoghi citati: Giustino, Roma