Gioiellerie chiuse per orefice ucciso
Gioiellerie chiuse per orefice ucciso Protesta compatta a Firenze Gioiellerie chiuse per orefice ucciso FIRENZE — Le gioiellerie di Firenze sono rimaste chiuse ieri pomerìggio per protestare contro l'uccisione dellorefice Vittorio Grassi, assassinato martedì nel suo negozio, alla periferia della città. La chiusura, decisa dai colleghi del gioielliere colpito a morte (la stessa sorte era toccata due anni fa al fratello, Franco Grassi, nel suo negozio di Rif redi), è diretta a sollecitare Interventi In favore della categoria. Il sindacato orafi di Firenze (una delle città più importanti in questo settore), chiede infatti che vengano detassate le spese per i sistemi di protezione, che le autorità di polizia controllino ancora maggiormente il mercato della ricettazione, e che le compagnie assicurative non chiedano continui aumenti delle polizze. Secondo alcuni commercianti, nelle gioiellerie di peri¬ feria non passano più nera meno i rappresentanti di pie ziosi, in quanto ritengono questi esercizi troppo pericolosi. Proseguono, intanto, le Indagini sulla sparatoria di ieri l'altro, ma senza risultati. Il rapinatore ferito, Matteo Corrao, di 19 anni, di Palermo, è ancora gravissimo: non è quinci possibile interrogarlo per ricostruire l'episodio.
Persone citate: Franco Grassi, Matteo Corrao
Luoghi citati: Firenze
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