Zermatt, l'altra faccia del Cervino di Gigi Mattana

Zermatt, l'altra faccia del Cervino Una gita di fine stagione nel «tempio» dello sci svizzero Zermatt, l'altra faccia del Cervino E' collegata a Cervinia dagli impianti di risalita, ma nel paese non possono circolare le auto - Il «boom» turistico non si è mai fermato: si continuano a costruire case e funivie DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ZERMATT — L'ultimo sci della stagione deve spaziare sulle grandi distanze e sulle montagne imponenti: la frenesia delle piste ripetute dieci o venti volte in un giorno si attenua e si cercano mete, magari meno remunerative dal punto di vista discesistico. ma con scorci di paesaggio impagabili. Un «classico» è la Vallèe Bianche, dall'Aiguille du Midi a Chamonix (panorami senza confronto, ma spesso un affollamento insopportabile); un'altra splendida gita è quella che da Cervinia porta a scoprire le bellezze di Zermatt: è fattibile in un solo giorno, ma pernottando una notte nella cittadina vallesana ovviamente la si gusta di più. Con la funivia di buon mattino (ma partire alle 9 è sufficiente) saliamo da Cervinia a Plateau Rosa (prima avremo dovuto acquistare il biglietto giornaliero internazionale venduto a 24.500 lire); dai 3500 metri del Plateau scendiamo verso la Svizzera coprendo su larghissime e facili piste i mille metri di dislivello fino a Furgg (il 1° maggio la neve era stupendamente farinosa dai tremila metri in su. più in basso era dura o primaverile a seconda delle ore della giornata). Da Furgg si potrebbe salire con una brevissima funivia fino allo Schwarszee e di qui imboccare la celebre e panoramica pista «Weisse Perle», ma poiché questa non è innevata fino in fondo, preferiamo salire sulla funivia in discesa e arrivare a Furri (circa 1900 metri) e di qui con un altro tronco scendere alla periferia di Zermatt (1620 metri). Non si può dire se Zermatt sia più bella di Cervinia: certo giace in una conca più ampia e più verde e benché negli ultimi anni anche qui si sia costruito molto, le case non enormi e sparpagliate qua e là non danno molto nell'occhio (non sognatevi però la funzionalità delle stazioni integrate francesi). A Zermatt da sempre non circolano auto: vi si arriva in treno e per il paese sono abilitati a transitare soltanto pulmini a sette posti con motore elettrico o slitte a cavalli: quindi nessuna difficoltà di posteggio (punto gravemente carente di Cervinia, che ha assoluto bisogno che vada in porto il progetto per un «silo» da mille macchine presso la partenza delle funivie o presto sarà la paralisi). Per due franchi e mezzo a testa (circa 1700 lire) imbarchiamo noi e 1 nostri sci su uno di questi silenziosi trabiccoli e attraversiamo tutto il paese per raggiungere la stazione della ferrovia del Gornergrat. Il treno è a scartamento ridotto, ma non è un giocattolo: ha i suol bravi ponti, le sue gallerie, i paravalanghe, e man mano che prende quota (il percorso completo da Zermatt ai 3100 metri del Gornergrat costa 23 franchi, oltre 15 mila lire, e dura circa 40 minuti) si apre un panorama di favola sul Cervino (finalmente si scoprono le pareti Nord ed Est che dall'Italia sono invisibili) e su tutte le montagne circostanti, dal gruppo; del Monte Rosa allo Zinalrotohorn, dall'Allalin allo Stahhorn. Calziamo gli sci e lungo una. pista estremamente facile e; ben curata arriviamo alla stazione di Riffelberg. a circa. 2600 metri e ci fermiamo per! 10 spuntino (una birra e un piattino di salame ottomila li-; re); la maggior parte degli sciatori qui prende il treno per la discesa (anche se. tutto sommato, sui vagoni si vedono più giapponesi e americani con macchine fotografiche che italiani e svizzeri con gli sci), noi invece continuiamo1 fuorlpista fino alla stazioncina di Riffelalp. a 2200 metri.; dove puntualissimo arriva il rosso trenino che ci riporta ai Zermatt. Nuova corsa con il taxi elettrico all'altra estremità del paese e salita in funivia prima a Furri. poi a Furgg e infine ai 2900 metri di Trockener Steg (da Furri è in avanzata fase di costruzione una super-funivia diretta per il Trockener saltando Furgg: è un'ulteriore testimonianza di come, al di fuori dell'Italia, i soldi per gli impianti di risalita anche da dieci miliardi non costituiscano un problema). Saliamo sull'ultima corsa della funivia del Piccolo Cervino e alle 17 In punto siamo a 3800 metri: col tramonto che già si avvicina ci attendono dieci chilometri di pista lungo 11 ghiacciaio del Ventina prima e poi fra le rade abetaie del Bardoney fino alle prime case di Cervinia. Facendo i conti il costo non è stato di molto inferiore a quello di una gita in elicottero, ma 1 due volti del Cervino gustati con calma danno un'altra soddisfazione. . Gigi Mattana

Persone citate: Steg

Luoghi citati: Cervinia, Chamonix, Furgg, Furri, Italia, Svizzera, Zermatt