Una mina uccide 4 ragazzi arabi di Giorgio Romano

Una mina uccide 4 ragazzi arabi Egitto e Usa criticano Begin Una mina uccide 4 ragazzi arabi NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Peggiora la situazione nei territori occupati dopo la morte, martedì, di una diciottenne nel corso di un tafferuglio nella scuola di Abassan (regione di Gaza). Ieri due giovani sono stati feriti alle gambe da soldati che disperdevano una manifestazione nel campo di profughi di Jebelia nella regione di Gaza, mentre in Samaria quattro ragazzi che maneggiavano una vecchia mina sono morti nel villaggio di Yabad, presso Jenin, In condizioni ancora misteriose per cui è stata aperta un'inchiesta. Ci sono stati inoltre un attacco contro un autobus israeliano tra Rafiah e Khan Yunes e lanci di pietre contro veicoli militari. All'ospedale Hadassa di Gerusalemme è morta la bimba ferita domenica presso Hebron. Della situazione si è discusso alla Commissione Esteri e Difesa della Keneseth, dove i laboristi hanno criticato l'atteggiamento delle forze armate «che tirano alle gambe e colpiscono altre parti del corpo*, mentre il capo di stato maggiore dell'esercito ha difeso l'operato del soldati. Più preoccupante la severa condanna di un portavoce della Casa Bianca, il quale ha deplorato con parole severe «l'uso della forza con conseguenze letali da parie degli israeliani per reprimere l'agitazione palestinese*. Le reazioni degli Usa e del mondo arabo alla tensione nei territori e alle dichiarazioni del premier sono molto più negative di quanto Gerusalemme prevedesse. L'Egitto ha dichiarato di non essere «intimidito» dagli sforzi Israeliani per aumentare 11 numero degli insediamenti nei territori occupati e ha aggiunto che continuerà la sua opera per raggiungere una pace globale nel Medio Oriente. Il sottosegretario agli Esteri, Osamà EI-Baz, ha precisato: «Gli insediamenti costituiscono un ostacolo al processo per la pace e sono controproducenti. Anche la politica di tener lontano il popolo palestinese dal processo di pace è un grave errore». A questo proposito EI-Baz ha aggiunto che «se Israele approverà leggi che vietino lo smantellamento degli avamposti ebraici, noi le considereremo illegali, non valide e irrilevanti e continueremo la nostra strada nella ricerca della pace». Anche il Dipartimento di Stato americano ha disapprovato con fermezza la dichiarazione di Begin alla Keneseth con la precisazione che Israele intende proclamare la sovranità sul territori occupati come parte di una soluzione definitiva e che non smantellerà mai gli insediamenti ivi costituiti. Il portavoce del Dipartimento di Stato ha precisato: «/I futuro dei territori occupati deve essere deciso in base alla risoluzione 242 del consiglio di sicurezza dell'Onu che postula il ritiro delle forze israeliane dalla West Bank e dalla regione di Gaza». Giorgio Romano

Persone citate: Begin, Khan, Yunes