La Scavolini fa ancora paura

La Scavolini fa ancora paura Stasera a San Siro il Billy può laurearsi campione dMa di basket battendo per la seconda volta i pesaresi La Scavolini fa ancora paura Per celebrare quella che potrebbe essere la festa del ventesimo scudetto dell'Olimpia Milano (leggi oggi Billy, ieri Borletti e Simmenthal) il basket compie un balzo di trentanni e dal capannone di Pesaro si sposta stasera nel mega-salotto di San Siro: si torna ai cronometri elettronici (e funzionanti) e al parquet anti-sdrucciolo. Si spera che sia possibile anche tornare al basket in sé e per sé, anziché al basket come pretesto o presupposto per lo sfogo di insane passioni, come è accaduto domenica a Pesaro. 11 Billy presidia le porte dello scudetto, barricato dietro 1*89-86 del primo incontro in trasferta. La Scavolini — dopo un attimo di meditazione a freddo—s'è resa conto, a sentire Skansi, d'essere stata battuta per non aver giocato bene: e siccome alla fin fine quel non giocare bene s'è tradotto in tre punti di scarto passivo, non un abisso, i pesaresi possono ben confidare di ribaltare la situazione. Vantaggi del Billy (fattore campo a parte): s'è reso conto concretamente della propria netta superiorità in fatto d'esperienza specifica in battaglie a questo livello; è cose len¬ te d'essersi finalmente presentato agli appuntamenti decisivi della stagione vicinoall'apice della forma, anzi in condizione generale crescente; ha constatato che il diavolo (la Scavolini col suo attacco dominatore della «regular season») non è poi cosi brutto; per praticare il suo gioco a passo di treno merci non ha bisogno di accelerare, di scatenarsi, non ha bisogno dell'estro delle giornate magiche, gli bastano un pizzico di lucidità e tanta determinazione. Il Billy Insomma è li, saldo e sicuro, può giocare —diciamo cosi—di rimessa. Vantaggi della Scavolini: ha tutto da guadagnare e nulla da perdere, a questo punto è battuta, non può che migliorare la sua posizione; lontano dal circo massimo di Pesaro, senza l'assillo (perché è anche un assillo) del propri tifosi, potrà giocare con meno ansia, meno nervosismo, non sarà necessario ai suoi giocatori scaricarsi in una sceneggiata-alibi ogni volta che faranno un errore, Obiettivi della Scavolini, alla luce del primo match: alzare il ritmo, non farsi irretire dal diabolico slow di D'Antoni; avvantaggiarsi del solo duello che vede l pesaresi in superiorità fisica, quello fra Silvester e Boselli; sfruttare il «mismatch». lo squilibrio difensivo che si verifica quando uno del lunghi del Billy è costretto ad alutare D'Antoni contro Kicanovic, lasciando per un attimo «Arsenio» a guardia di un Bouie o di Magnifico; conservare nervi calmi, coesione, razionalità, soprattutto per ciò che riguarda «Charlot» Kicanovic, che ha certamente compreso come gli sia possibile superare D'Antoni nell'«uno contro uno» ma non sul piano dell'astuzia, del veleno, della provocazione. Obiettivi del Billy: ripetere la partita di Pesaro, tale e quale, limitando i danni nei momenti-si dei solisti avversari e piallando poi la concorrenza nelle fasi di sbandamento dei pesaresi, con quell'atteggiamento da flemmatico trltasassi che è simboleggiato tanto bene, oltre che da D'Antoni, da John Glanelll, il quale, quatto quatto, si sta rivelando il vero uomo-scudetto di Dan Peterson. Gianni Menlchelli San Siro, 20,30 BILLY SCAVOLINI MILANO PESARO 4 Glurablnt 5 Klcanovlc F.Boselll 6 Magnified Lamperti 7 Ponzonl D'Antonl 8 Ferraclnl 9 Benevelll Premier 10 Bont Meneghln 11 Bouie Galllnarl 12 ZarapoH.nl Delia Monica 13 Innocent! 14 Carbon! Glanelll IS Silvester Peterson all. Skansl Arbitri: Marioli!)! e Fiorito (Roma) Roosvelt Bouie, guerriero nero della Scavolini stasera a S. Siro

Luoghi citati: Milano, Pesaro, Roma