La fantascienza degli Anni '70 (con un futuro pieno di terrore) di Ugo Buzzolan

La fantascienza degli Anni '70 (con un futuro pieno di terrore) LA TELEVISIONE di Ugo Buzzolan La fantascienza degli Anni '70 (con un futuro pieno di terrore) Non è che la fantascienza abbia sino ad ora frequentato molto il video: telefilm, cartoons, si, ma pochi film. Per cui assume una particolare Importanza il ciclo «Schegge di futuro: science-fiction '70» a cura di Enrico Ghezzi che da stasera andrà in onda sulla rete 3. IL CARTELLONE — I film In programma sono sei: 1975: occhi bianchi sul pianeta Terra (1971) di Boris Sagal, con Charlton Heston; Zardoz (1973) di John Boorman, con Sean Connery e Charlotte Rampling; 2022: i sopravvissuti (1973) di Richard Fleischer, con Charlton Heston e Edward G. Robinson; Duemila anni nel futuro (1976) di Richard T. Heffron, con Peter Fonda; L'uomo che fuggi dal futuro (1971) di George Lucas, con George Duvall; Dark star (1974) di John Carpenter, inedito per l'Italia. Il curatore si rammarica di non essere riuscito ad ottenere dalle case di distribuzione «Uomo terminale», «Cronaca di Hellstrom» e «Fase IV». Sarà per la prossima volta. INCUBI E CATASTROFI — La fantascienza nel cinema, dopo illustri esempi arcaici, esplode negli Anni 50 e basterà ricordare «L'invaslo ne degli ultracorpi», appena rivisto in tv, e «La cosa dell'ai tro mondo»: sostanzialmente il tema è l'attacco alla Terra da parte di extraterrestri perfidi nemici. Tra gli Anni 50 e gli Anni 60 c'è un sensibile calo: il pubblico gradisce sempre meno uno schema che continua a ripetersi con profusione di mostri di cartapesta, e la fantascienza serve solo a registi come Truffaut («Farenheit 451») e Godard («Alphaville») per i loro raffinati apologhi.' Ma nell'ultimo scorcio degli Anni 60 ecco il risveglio con due film emblematici, «Il pianeta delle scimmie» di Schaf fner e, su un piano stilistico e intellettuale molto superiore, «2001: Odissea nello spazio» di Kubrick, opera-chiave senza la quale non si ^potrebbe capire l'evoluzione del genere fantascientifico nel decennio successivo sino ad oggi. Da Kubrick in avanti la fantascienza imbocca una strada che 11 ciclo della rete 3, sia pure con inevitabili lacune, testimonia piuttosto bene: la strada dello sguardo allarmato ad un futuro dove ci si trova a fare i conti con le catastrofiche conseguenze di guerre atomiche, di distruzioni della natura, di aberrazioni della tecnologia; e quindi all'elemento alluclnante-avventuroso si aggiunge una riflessione «politica», tragica o amara o sarcastica, sugli errori e sui destini dell'umanità (con qualche, ma non frequente, barlume di speranza) e tutto ciò nel contesto di un cinema prevalentemente giovane, di punta, che si affida a trucchi elettronici e che si in serlsce nel nuovo corso di Hollywood. IL FILM DI STASERA — Le sequenze più belle e affascinanti di 1975: occhi bianchi sul pianeta Terra sono quelle di Los Angeles deserta, sudicia, terrificante: è un film di forte tensione che purtroppo cade in un finale melo drammatico improntato ad uno spirito mistico fuori posto, ma che vale come anello di congiunzione tra il cinema di vecchio stampo, con remi niscenze marcate dell'horror dei morti viventi, e la fantascienza «ragionata», e appunto perciò più terrificante, dei nostri giorni.

Luoghi citati: Italia, Los Angeles