Cigolino voleva soldi per arricchire non per investire nelle sue aziende

Cigolino voleva soldi per arricchire non per investire nelle sue aziende Requisitoria del pm contro l'ex presidente della Venchi fuggito a Bogotà Cigolino voleva soldi per arricchire non per investire nelle sue aziende L'accusa: «Usava l'alto numero di dipendenti come arma di ricatto nei confronti di enti e amministratori pubblici per ottenere finanziamenti agevolati» - Chiesti 14 anni di reclusione La giustizia ha presentato il conto a Stefano Clgallno, considerato il maggior responsabile del fallimento della Venchi Unica: al termine della requisitoria, 11 pubblico ministero De Cresclenzo, ne' ha chiesto la condanna a 14 anni di carcere e a 200 milioni di multa. Per gli altri amministratori della Venchi e della «Oosler Chocolatc» di Fubine Monferrato: Maura Clgallno. il marito di questa Angiollno Balduzzl e Sergio Soldanl ha chiesto rispettivamente 11,8 e 7 anni. Ha detto il rappresentante dell'accusa: 'Quando Stefano Cigalino diede inizio all'ope- razione finanziaria che lo doveva portare alla carica di presidente del consiglio d'amministrazione della Venchi Unica, impadronendosi della maggioranza del pacchetto azionario della società, la "Qosler" di Fubine Monferrato, di cui era titolare, navigava già in cattive acque. Ciò nonostante, acquistò lo stabilimento della Saiva (400 milioni) finanziandosi per 150 milioni con soldi della Venchi». Obiettivo dichiarato di Clgallno, definito dal p.m. «finanziere d'assalto», era di essere a capo di un'azienda con un gran numero di dipendenti, da usare come arma di ricatto verso enti e amministratori pubblici per ottenere finanziamenti agevolati dalle banche. E questo non per Investire poi quel denaro nell'azienda, ma per dirottarlo, mediante operazioni di alchimia finanziarla, nelle proprie tasche. Il meccanismo con cui l'imprenditore attuò 11 suo disegno è semplice. Non appena arrivato al vertice della società Venchi Unica, cominciò a dirottare soldi e merci dell'azienda verso la Oosler, che aveva affidato alla sorella Maura e poi ad amministratori compiacenti, 11 cognato Balduzzl e 11 socio Soldanl. Nel giro di poco più di un anno provocò alle casse della Venchi un danno di un mi' liardo (cifra che sale a 4 mi liardi se si tlen conto delle altre società del gruppo Oosler che furono poi dichiarate fallite). Prima del pm avevano parlato i legali della parte civile, avvocati Ouidettl Serra, Villani, Cartaccio. per i curatori del fallimento Venchi Unica e Oosler e per 11 sindacato. Carolina Dappiano, che segui personalmente tutta la vicenda della società, dall'Ingresso di Clgallno, alla Venchi, nel settembre '75, alla sua fuga all'estero (è riparato in Colombia, a Bogotà, dove sembra diriga un'azienda dolciaria), ha testimoniato al processo: *Nel luglio del 76, quando già il socio di Cigalino, l'olandese Hertsberger, aveva presentato alla magistratura una denuncia contro di lui per sospette irregolarità, noi rappresentanti sindacali continuavamo a sperare in una ripresa della società. Percepivamo una piccola quota dello stipendio, per consentire che venisse investito altro capitale in materie prime. A novembre Cigalino licenziò Berardi e Massaglia, gli unici due dirigenti che avevano seguito la produzione e da quel momento il destino della Venchi era ormai segnato». Il processo continua oggi con le arringhe dei difensori degli imputati, avvocati Allegri, Balestrino, Forlenza, Zaccone, Plccatti, Zancan e Papa. La sentenza è prevista in giornata. * Il tribunale di Pinerolo ha condannato a 6 mesi Dino Oaydou, 28 anni, Roure. Nella sua abitazione 1 carabinieri hanno trovato mezzo chilo di materiale esplosivo e 80 cm di miccia. Altre due condanne sempre per detenzione d'armi per Giovanni Lasl, 50 anni, Pinerolo (1 anno) e per Piero Peira-Placentlno, clnquantunenne, residente a Perosa Argentina (14 mesi).

Luoghi citati: Bogotà, Colombia, Fubine, Perosa Argentina, Pinerolo, Roure