Anche l'Infantile chiede autonomia

Anche l'Infantile chiede autonomia L'istanza è del 29 gennaio 1981 Anche l'Infantile chiede autonomia La proposta per le Molinette fa discutere in Regione - La posizione dei sindacati Ospedali clinlclzzatl? Queste due parole sintetizzano il lungo articolo 42 della legge di riforma sanitaria la quale prevede appunto una particolare veste giuridica — e una particolare gestione — a quegli stabilimenti ospedalieri che >insleme a prestazioni di ricovero e cura svolgono specifiche attività di ricerca scientifica biomedica: Essi «per la parte assistenziale sono considerati prestati ospedalieri munizionali delle Usi nel cui territorio sono ubicati». La legge è precisa, tutto si svolge nell'ambito della riforma sanitaria e a questo articolo si rifaceva 11 presidente della Regione, Enrlettl, proponendo di 'Salvaguardare i livelli che mondo sanitario e mondo , ospedaliero hanno portato a notevole allessa in Piemonte'. Il discorso riguarda soprattutto Torino, l'Usi 1-23 e il ministro Altissimo si è detto d'accordo. Autonomia, o «amministrazione specifica* come la definisce Enrietti, non significa comunque—e la legge è precisa — allontanamento dal «territorio», anzi, forse, è il sistema per inserire maggiormente su di esso l'istituzione ospedaliera. L'argomento ha cominciato a suscitare interesse. Il gruppo democristiano alla Regione ha presentato un'Interpellanza chiedendo di •conoscere il grado di compatibilità tra questa scelta e il Plano sanitario regionale che prevede un Piano speciale per gli ospedali e i poliambulatori di Torino». Poiché questo Piano 'dovrebbe essere approvato dal Consiglio regionale entro giugno*, la de chiede di sapere a che punto è la sua stesura. Il capogruppo del psi, Vici ione, insiste su un argomento sul quale si batte da tempo: « Tutto il discorso della sanità va ripreso con maggiore attenzione alle strutture ospedaliere viste non solo come momento di cura, ma come supporto alla prevenzione*. Aggiunge: *Non raccontiamoci storie, è negli ospedali che c'è la migliore e più aggiornata strumentazione, bisogna soltanto farla funzionare il tempo necessario*. Anche la Federazione sindacale Cgil, Cisl, Uil è intervenuta con un documento che, esprimendo sostanzialmente un giudizio negativo, chiede all'Usi 1-23 di discutere il problema ^coinvolgendo le circoscrizioni, le forze sociali, la popolazione per assumere una posizione chiara che respinga 10 svuotamento dei poteri delle comunità locali*. Sul tema della cllnicìzzazione, che viene definita «rito ambrosiano» perché nove ospedali di quella Regione hanno ottenuto questa quali fica, dobbiamo ricordare che 11 nostro ospedale infantile Regina Margherita aveva chiesto, il 22 gennaio 1982, la denominazione di «Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico* prevista dalla legge. La proposta venne dal consigliere di amministrazione Giuseppe Trabucco, preoccu pato di «non sperperare energie e risorse* ed ottenne, oltre al suo, i voti favorevoli di altri 6 consiglieri (l'ottavo era assente) e il solo voto contrario del presidente Elio Marchiare preoccupato della 'direzione erronea* cui tale qualificazióne avrebbe potuto indirizzare l'ospedale. Ma poi, come presidente, Marchiarci firmò, il 29 gennaio di quell'anno, l'istanza al ministro della Sanità per ottenere il decreto e, non avendo ottenuto risposta, il 29 novembre successivo, un mese prima della scadenza del Consiglio di amministrazione, la lettera di sollecito. Anch'essa senza risposta. Don.enico Garbarino

Persone citate: Enrietti, Garbarino, Giuseppe Trabucco

Luoghi citati: Torino