Da 5 anni la Nato è in svantaggio nel confronto tra forze Est-Ovest di Marco Tosatti

Da 5 anni la Nato è in svantaggio nel confronto tra forze Est-Ovest Studio militare dell'Alleanza esposto dal ministro della Difesa Lagorio Da 5 anni la Nato è in svantaggio nel confronto tra forze Est-Ovest ROMA — Per la prima volta la Nato pubblica un documento ufficiale sul rapporto esistente fra le forze del Patto di Varsavia e quelle del Patto Atlantico in Europa. Lo studio, 43 pagine, è il frutto del lavoro congiunto di tutti gli staff militari del Paesi Nato, ed è stato presentato ieri, contemporaneamente, nelle capitali di tutti 1 Paesi dell'Alleanza. .Gli scopi — ha detto ieri 11 ministro della Difesa, Lello Lagorio — sono essenzialmente informativi; e a questo fine è stato compiuto ogni sforzo di obiettività e di imparzialità. Informazione, dunque. Non ci ripromettiamo altro. Il documento non conclude con nessuna proposta politico-militare, non ha e non vuole avere, dunque, nessuna particolare incidenza nuova sulla politica estera e militare del nostri Paesi, e in particolare, dell'Italia». Appare chiaro però come 11 revival pacifista dei mesi scorsi non sia passato senza lasciare qualche preoccupazione. .Fino al 1977 — ha detto ancora Lagorio, parlando a nome del governo — si era determinata in Europa una situazione militare che la Nato poteva accettare. Il rapporto di forze era infatti favorevole al Patto di Varsavia in ragione di 3 al». Le nazioni dell'Occidente hanno Interessi puramente difensivi: un rapporto svantaggioso per uno a tre non costituisce perciò un «ailarmante insopportabile pericolo per la sicurezza. Ma dopo il 1977 tale rapporto si è gravemente alterato con lo spiegamento del missili sovietici SS20». Lo studio si apre con un'introduzione di Joseph Luns, segretario generale della Nato: e subito si capisce che uno degli obiettivi del messaggio sono gli ambienti pacifisti. • Un disarmo nucleare unilaterale — scrive Luns — darebbe un vantaggio militare determinante all'Unione Sovietica, sulla cui disponibilità a seguire un tale esempio non è possibile fare affidamento». Sulle reali intenzioni del blocco orientale, non pare possibile avere dubbi: mentre 1 Paesi della Nato hanno devoluto alla difesa meno del 5 per cento del proprio prodotto nazionale lordo, l'Unione Sovietica invece avrebbe speso, nel 1980, fino al 12-14 per cento del Pnl in spese militari, e gli altri Paesi del blocco di Varsavia si sarebbero attestati su una spesa pari all'11 per cento circa. Le conseguenze sono evidenti: nel 1980. a fronte di 23 sommergibili varati dall'Urss, gli Stati Uniti ne hanno costruiti solo 2. e alla messa in campo di 3000 carri da combattimento sovietici gli Usa hanno risposto producendone 740. Tutti questi elementi hanno portato ad uno squilibrio fra le forze aggravato dalla configurazione geografica delle alleanze. ' Il quadro globale cosi come si è andato modificando negli ultimi anni sembra giustificare le apprensioni del vertici Nato. 173 divisioni dell'Europa Orientale, molte delle quali pronte al combattimento con preavviso brevissimo, ne fronteggiano 84 occidentali. Sono 42.500 1 carri armati del Patto di Varsavia, contro i 13.000 della Nato; uno squllirlo equivalente si registra nelle armi controcarro (24.300 contro 8100), nell'artiglieria (31.500 pezzi contro 10.750) e nelle autoblindo (78.800 contro 30.000). mentre le forze Nato dispongono di un maggior numero di elicotteri (2200 contro 1700). Ma la superiorità orientale nel campo degli elicotteri di attacco è notevole: 700 contro 400. La superiorità aerea del Patto di Varsavia, rispetto all'equivalente arma Nato, è ovvia: 7240 velivoli, contro 2975. La sproporzione è particolarmente alta nel campo degli •intercettori». In cui a 4370 jet da combattimento orientali si possono opporre solo 740 velivoli Nato. Il Patto di Varsavia dispone poi di tre volte 11 numero del cannoni contraerei messi in campo dalla Nato, e lo stesso discorso vale per 1 sistemi missilistici terra-aria. La situazione si presenta meno grave in campo marittimo, ma il settore ta cui gli equilibri sono stati sconvolti è quello nucleare: oltre 1200 S84, SS5 e SS20 vedranno solo nell'84 una risposta Nato ope rativa (i 572 Pershing e Crul se). Anche nel campo del veli voli capaci di portare testate nucleari la Nato è ta posizione di sfavore : 800 aerei contro oltre 2500. Solo nelle forze nucleari «tattiche», cioè nei missili a corto raggio e nell'arti gllerla nucleare, i Paesi occi dentali sono ta lieve vantaggio. Marco Tosatti

Persone citate: Joseph Luns, Lagorio, Lello Lagorio