Dai siluri «intelligenti» alle bombe da aeroporto

Dai siluri «intelligenti» alle bombe da aeroporto Convenzionali ma sofisticate le armi usate dagli inglesi Dai siluri «intelligenti» alle bombe da aeroporto Le armi impiegate nel conflitto delle Falkland sono tra le più sofisticate nell'ambito di quelle convenzionali. Il siluro del sommergibile atomico inglese che ha colpito l'incrociatore argentino «General Belgrano» è di un tipo «intelligente» capace di cercare da solo il bersaglio. Si chiama «Tigerfish Mark 24», è lungo sei metri e mezzo, ha un diametro di 50 centimetri e pesa 1550 kg, di cui 300 di esplosivo. Può essere guidato via filo o autoguidarsl con un proprio sonar attivo che ne orienta la corsa in base agli echi riflessi lanciati da un generatore interno. La spoletta di scoppio è del tipo a prossimità, cioè non ha bisogno di urtare 11 bersaglio per esplodere ma può essere regolata in modo da saltare a una certa distanza da grosse masse metalliche. Il siluro è spinto da motori elettrici alimentati a batteria con un'autonomia di 32 km. lì tubo lanciasiluri può inviarne uno ogni 15 secondi. Le bombe sganciate sull'aeroporto di Port Stanley dagli «Harrier» inglesi sono da 450 chili: quelle dei « Vulcan» hanno lo stesso peso e sono probabilmente bombe del tipo JP233. progettate apposta per azioni di danneggiamento di strutture aeroportuali. Le bombe JP233. che sono prodotte dagli arsenali statali britannici e dalla Hunting Engineering Limited, hanno una doppia azione: la loro carica esplosiva apre ampie buche, assai profonde, anche su terreni molto duri (ad esempio piste di cemento): contemporaneamente l'ordigno dissemina picco¬ le mine antiuomo ad azione ritardata, il cui effetto è di impedire o almeno rendere molto più lento e difficoltoso l'intervento per riparare la pista. Sembra che queste bombe abbiano ottenuto il loro scopo, nonostante le smentite di Buenos Aires: le foto dall'alto dell'aeroporto di Port Stanley proverebbero infatti che ormal possono a stento atterrare velivoli leggeri, non certo 1 pesanti bombardieri e i caccia argentini. . I missili adoperati dagli elicotteri «Linx» inglesi sono del tipo «Sea Skuas» di modernissima concezione. La Royal Navy 11 ha avuti in dotazione solo pochi mesi fa. Adatti per obiettivi di superficie in rapido movimento, come le motovedette argentine, portano una testata ad alto potere esplosivo. Quanto agli argentini, a parte gli aerei «Mirage», puntano la propria difesa soprattutto sui bimotori «Pucarà», capaci di atterrare e decollare da piste lunghe appena 300 metri a condizione che non ci siano ostacoli più alti di 15 metri nel successivi trecento metri. l«Pucarà» hanno un'autonomia di tremila chilometri e sono armati con due cannoncini da 20 con 540 colpi e quattro mitragliatrici da 12,7 con 3600 cartucce, razzi e bombe, fino a un carico massimo di duemila chilogrammi. Il «Pucarà» è stato progettato in Argentina. Di fabbricazione inglese è invece il «Canberra», un bombardiere ormai vecchio e superato, pure in dotazione di Buenos Aires. . . e. est.

Persone citate: Belgrano

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Canberra, Falkland