Il polline, mina vagante che scoppia a primavera

Il polline, mina vagante che scoppia a primavera Come difendersi dalle allergie Il polline, mina vagante che scoppia a primavera NEL nostro organismo c'è una straordinaria popolazione di grosse e «pingui» cellule, le «mastcellule» o «mastociti» (diffusamente distribuite nella profondità delle mucose. Intorno al piccoli vasi) che, di primavera, quando più è tempo d'allergia, fanno prepotentemente parlare di sé come «direttori del coro» dello stagionale gran concerto di oculoriniti e crisi acute d'asma. Le chiamano «cellule bomba» o «cellule a spoletta», proprio perché, da quiete e silenziose amminlstratrici del loro interno patrimonio biochimico, possono —quando il meccanismo d'allergia le innesca — diventar colpevoli dei più «ortlcarloldi» e «asmogenì» immediati effetti (spasmo mozzafiato dei bronchi, occhi e naso grondanti e arrossati, crisi di sternuti). Come può esistere in natura — senza che l'evoluzione abbia saggiamente provveduto a eliminarlo — un tale sistema interno di «cellule Molotov», nemico e ostile all'organismo? E' ovvio che la presenza dei mastociti è predisposta per il beneficio e non per l'offesa e che diventa «bomba» solo In caso di «errore da abnorme Innesco» come è l'allergia. La natura, nel mettere i mastociti a guardia dei nostri tessuti, 11 ha forniti di un ultramicroscopico apparato di alta ingegneria che, attraverso un continuo e polarizzato processo di elaborazione e di immagazzinamento, fabbrica al loro interno speciali «granuli» (di istamina, serotonina, eparina e altre decine di attivissime sostanze chimiche) utili — a piccolissime dosi di «rilascio a comando» — per la ben aggiustata regolazione locale delle difese infiammatorie (permeabilità microvasale. afflusso di globuli bianchi di difesa e di appoggio ecc.). Non è mai solo, il mastocita, a lavorare: masi trova, nella costellazione cellulare dell'Infiammazione e dell'allergia, quasi in funzione di «pianeta centrale», accanto ai «satelliti» rappresentati dalla «piastrina» (elemento cellulare del sangue, produttore di eparina e di mediatori chimici), al « basofilo» (globulo bianco che ne ripete, oltre che l'origine, l'identica azione) e alYeosinofilo (globulo bianco che Invece ne modera l'azione): il tutto poi. in rapporto con quell'altra importante costellazione cellulare del *macrofago», che è 11 gran Integratore biochimico, estremamente sensibile all'lstamina che gli proviene dal mastoelto. Quando Frederich von Recklinghausen. nel 1863, le ha scoperte al microscopio e quando, nel 1875, Paul Herlich le ha colorate e meglio osservate e poi battezzate col termine descrittivo di «mastzellen» cioè di «cellule supernutrlte» (da .mastung», nutrimento) nessuno poteva certo Immaginare che quelle grandi cellule granulose erano uno dei massimi personaggi dell'allergia e dell'immunopatologla. Che cosa succede quando, per «Innesco da allergia» — cioè di fronte al provocatorio ingresso nell'organismo dell'«antlgene». come ad esempio 1 «pollini» della stagione primaverile — 1 mastociti. invece che continuare a lavorare in economia (come fanno per 11 soggetto normale) passano di colpo al massiccio «svuotamento di magazzino» a tutto sfavore del soggetto ipersensibile allergico? Improvvisamente, talora a costo di un vero loro «suicidio biologico», i mastociti riversano in circolo — «degranulando» — tutto lo scottante contenuto delle loro provviste biochimiche e la risposta cllnica sull'«organo bersaglio» broncopolmonare — che l'asmatico conosce di persona come «sommazione di effetti» — è pronta e tipica su: 1) muscoli delle pareti bronchiali (entrano in critica concentrazione, col cattivo risultato della diminuzione di calibro di tutti i bronchi); 2) mucose respiratorie (si fanno subitamente gonfie, arrossate e Irritabili e contribuiscono alla diminuzione del calibro delle vie aeree); 3) secrezione bronchiale (stimolata sino alla più ingombrante ostruzione). Il quasi autolesionista momento della «degranulazione» mastocltarla — che fa da «direttore del coro» — è solo la cruciale tappa periferica del gran meccanismo «a cascata» dell'allergia immediata: perché, a monte di quella, c'è l'azione centrale di quel cattivo «direttore d'orchestra» che è la predisposizione (o «familiarità») allergica su base genetica. Delle 5 distinte classi della difesa anticorpale — le lmmunoglobuline IgA, IgM, IgG. IgD, IgE — il soggetto allergico (prototipo quello «primaverile») ha quantità abnorrhemente elevate di IgE (sino a 10 volte quelle del soggetti normali). Condizione «preesploslva» e poi esplosiva è 11 fatto che le IgE stanno a dimora, quasi affondate, ma sporgenti sulla superficie esterna del mastociti (ogni mastoelto può albergarne più di mezzo milione di molecole) e che, quando avviene il «contatto» con la molecola dell'antigene pollinico (che si mette «a ponte» su due molecole di IgE), subito il mastocita è Innescato e degranula liberando il suo asmogeno contenuto. Visto che l'errore è su base genetica, che cosa può fare la medicina, dal punto di vista Immunologia) e farmacologico, per Impedire o minimizzare il sistema-bomba dei mastociti? Importante, ancor più che curare 1 sintomi una volta avviati, è la prevensione (attuata In tempo e per lungo, lunghissimo tempo), con 1 mezzi a disposizione per «desensibilizzare» il sistema Immunitario contro ' l'antigene o per «stabilizzare» la membrana cellulare mastocitaria. Nel campo dell'antica e sempre attuale «lposensiblllzzazlone» (con iniezione periodica di dosi scalari di antigene)) 1 ricercatori del Johns Hopkins propongono da tempo il metodo per via nasale (che risulta efficace con non più di una dozzina di applicazioni). In tutto il mondo il «disodiocromoglicato» — scoperto da Altounjan. ricercatore e, al tempo stesso, grande asmatico — continua a risultare affidabilissimo farmaco preventivo della «degranulazlone». Deve essere pazientemente inalato, giorno su giorno, in anticipo sui sintomi, dai soggetti a rischio. Ultimissimo nato — con la pregevole dote dell'impiego per via orale — il «chetotlfene fumarato» è farmaco capace di inibire preventivamente la liberazione del mediatori chimici mastocltarl e le più indesiderate reazioni istaminlche. Ezio Minetto \.<j cellule (1) del sistema immunitario in persone sensibili ai pollini, secernono in gran numero anticorpi in più della classe IgE. Le molecole IgE aderiscono alla membrana dei mastociti (2). Il polline prodotto dalla pianta (3), inalato, si unisce con le molecole IgE sulla superfìce dei mastociti. Ciò provoca la produzione di istamina e altre sostanze vasoattive da parte dei granuli dei mastociti (4). Le frecce indicano i granuli svuotati dai quali è stata prodotta l'istamina. E' l'istamina a provocare i sintomi della febbre da fieno, con la contrazione dei muscoli delle pareti bronchiali

Persone citate: Ezio Minetto, Johns Hopkins, Molotov, Paul Herlich