Questo aereo vola meglio con la plastica sulla coda

Questo aereo vola meglio con la plastica sulla coda Questo aereo vola meglio con la plastica sulla coda IL suo nome è «Lear Fan 2100. ed è il prototipo di un aereo -executive» da 8 posti che sta facendo le prove di volo da un anno. Lo ha ideato e costruito Bill Lear, della Lear Fan Corporation di Reno (Nevada), progettista di altri aerei di successo, come il 'Challenger» e il 'Learjetn. Lear è scomparso l'anno scorso senza poter vedere l'affermazione della sua creatura cui teneva di più. Perché il •Lear Fan 2100. è un aereo rivoluzionarlo. Non solo per la forma (i due motori a turbina sono invisibili perché sistemati nella parte posteriore della fusoliera e l'unica elica, invece che essere sul muso del velivolo, è in coda) ma soprattutto per 11 materiale con cui è costruito: la plastica. Si tratta di una composizione a base di resina epossidica in cui sono «annegate» fib.re di carbonio, capace di prestazioni molto elevate: la resistenza è doppia di quella dell'alluminio e il peso è la meta. La parte della fusoliera in cui sono alloggiati 1 motori, può sopportare In caso d'incendio una temperatura superiore a 1000 gradi per 15 minuti e tutta la cellula conserva la sua resistenza normale fino a circa 180 gradi. Anche le parti mobili, dai flap all'elica, sono in materiale sinte¬ tico, il Kevlar. Le sole parti metalliche sono 11 supporto del carrello anteriore, che deve reggere l'apparecchiatura elettronica e gli apparati meccanici. H peso: 567 chilogrammi contro non meno di 1500 di un aereo tradizionale della stessa classe con una conseguente fortissima riduzione del consumo di carburante. Il «Lear Fan» rappresenta indubbiamente una sfida (il motto del suo creatore era: «Non ditemi che è impossibile), ma 1 tecnici aeronautici ritengono che nei prossimi anni 1 materiali plastici rinforzati con fibre di vetro, di carbonio, di gra- fite, di boro si diffonderanno rapidamente. Pesano di meno e inoltre consentono di realizzare elementi molto grandi, facilitando cosi il montaggio. Non c'è industria aeronautica che in questo momento non stia lavorando sul nuovi materiali, la Nasa in testa. Le prime applicazioni su scala industriale per parti non destinate a sopportare grandi sforzi, sono positive. Il passo più importante lo ha fatto la Boeing con 11 suo «767». Per questo bireattore che ha fatto 11 primo volo 11 26 settembre scorso, l'Aeritalia ha costruito in carboresina numerose parti mobili e fisse delle ali e della coda e la giapponese Fuji Heavy Industries, con lo stesso materiale, ha fatto gli elementi di raccordo tra ali e fusoliera e l'alloggiamento del carrello. Il risparmio in peso è stato di oltre una tonnellata. Tra le parti costruite dalla società italiana vi è un componente del timone di dire¬ zione lungo 4 metri e 20 e un pannello delle ali lungo 6, il pezzo più grande che sia mai stato realizzato in carboresina per l'aeronautica. Intanto ci si prepara a costruire in materiale plastico anche gli elementi portanti degli aerei. Vittorio Ravizza Àlloggiamento del carretto principale Bordo supcriore rioi timone Pannelli degli |: slettoni interni! IPane in plastica costruita didatta Fuji Heavy Industries Alettoni esterni :t|Parti in plastica costruite : dalla Aeritalia [: Rivestimento esterno:: della cabina 3

Persone citate: Bill Lear, Fuji, Fuji Heavy, Heavy, Lear, Vittorio Ravizza

Luoghi citati: Nevada