II neurologo si diverte e inventa romanzi su Galeno di Giampaolo Dossena

II neurologo si diverte e inventa romanzi su Galeno Tra i medici molti «scrittori della domenica» II neurologo si diverte e inventa romanzi su Galeno Galeno e un'immagine tratta da un'edizione delle sue opere (1544) MILANO — Slamo venuti a conoscenza di alcuni fatti preoccupanti. Il mensile -Tempo Medico» è arrivato al numero 200. Ospita da sempre, fra l'altro, due rubriche, una di recensioni a «libri», una di notizie su «medici che scriverlo». La distinzione è gentile ma chiara: ci sono i «medici che scrivono», e ci sono gli scrittori che per caso fanno 1 medici (Bedeschi, Tacconi, Travaini, Tobino). DI queita distinzione alcuni medici, su »Tempo Medico», ri lamentano. Nelle «Lettere al direttore» della rivieta è In cereo dal giugno del 1981 una polemica rivelatrice, aperta dal dottor Ettore Polito di Franca vii la Fontana (Brindisi). Molti medici vedono l'Industria editoriale libraria come «il male», mentre «Il bene» starebbe nell'Amsl (Associazione medici scrittori italiani), "che ha un proprio organo a stampa, •La Serpe». C'è anche una Aamus (Associazione ambrosiana medici umanisti e scrittori). In .Altezza Reale» Thomas Mann elogia i «medici che scrivono» come «uomini divini», finora «Tempo Afedico» ha segnalato circa 2000 loro opere, ma i «medici che scrivono» sono innumerevoli. Abbiamo anche appreso che a giugno Mondadori pubblica un romanzo di Rosario Magri, primario della divisione neurologica dell'ospedale San Carlo Borromeo, Milano. E' un'avventurosissima vita di Galeno, il i—' ■—r medico greco nato a Pergamo nel 129 d.C, vissuto a Roma alla corte di Marco Aurelio. Slamo andati a intervistare il professor Magri. Le finestre del salotto danno sul retro del Palazzo di Giustizia. Professor Magri, questo è il suo primo libro? • Ho già scritto anni fa libri per ragazzi e un ingenuo romanzo storico che ha ancora pochi, fedeli lettori». Perché questa volta ha voluto scrivere un romanzo cosi farcito di amore, delitti, suspense e colpi di scena? .Moravia e Sciascia riescono a farsi leggere comunque. Chi non ha grossa fama deve cercare di farsi leggere avvincendo il lettore. L'avventura è il veicolo, l'eccipiente per comunicare certe Idee». Ma lei non ama l'awentur ra di per sé? Da bambino non ha letto Salgari? .L'avventura è la vita. Salgari è una lacuna della mia cultura. MI riprometto di colmarla. Il mio maestro è stato Giulio Verve. Da bambino nei suoi libri saltavo le digressioni scientifiche ma ero affascinato dalle illustrazioni». . Ha fatto buoni studi? Dove? .Sono nato a Catania nel 1924, ma fin dai primi mesi di vita sono stato tra Genova e Milano. Ho studiato dai Barnabiti e dai Gesuiti. Ottimi ricordi. Studi eccellenti. Solida cultura umanistica. A dieci anni leggevo già bene il latino. Serve per la quadratura mentale». Ha letto molti libri? •Ho letto tutto Galeno, in greco, a Brera. A suo tempo ho letto tutta la vecchia Bur grigia, che aveva il vantaggio di essere tascabile, cercando di capire il meccanismo del romanzo. Poi ho avuto sempre meno tempo per le letture. Leggo solo trattati di neurologia e libri sull'impero romano». D suo remanzo si svolge a Pergamo. C'è stato? .Dice Elemire Zolla che la vera Gerusalemme è quella del Tasso, che non c'era mai stato. Vederli fisicamente, i posti, è limitante. Conosco Pergamo da un rarissimo volume sugli scavi archeologici locali, che ebbi in dono da ragazzo». Quali sono le idee che vuole comunicare con l'.ecciplente» dell'avventura? E a chi le vuole comunicare? .11 rapporto del -medico con il cliente e con la società è in gravissima crisi. Questo tutti lo sentono sulla pelle. ' T Se è crisi la professione dell'ingegnere alia gente interessa meno. Io ho nella mia spedalità una delle più forti clientele di Milano. In certe jrniglie arrivo a curare la terza generazione. Penso che ai miei pazienti interessi vedere la condizione del medico, "dalla parte delle radici " come direbbe Laiolo». Ma questa crisi, lei come la vede? .11 dogmatismo galenico è sempre in agguato. Oggi tende a ripresentarsi in certe forme di medicina "politica": si cerca dì adattare la medicina a un dogma sociopolitico. Applicando — giustamente! — £a soppressione degli ospedali psichiatrici, si è arrivati a negare l'esistenza della malattia mentale come fatto medico per farne un fatto esclusivamente sociale. Ma per la malattia mentale i fattori socio-culturcll sono solo una componente. L'unico modo di assistere i malati mentali è aprire reparti psichiatrici all'interno degli ospedali. Galeno è stato il simbolo della medicina per secoli. Poi si è ritenuto di averlo superato. Ma dogmi, errori, tranelli, trappole, difficoltà, tentazioni, peccati, tradimenti, persistono. Io II racconto, cercando di capirli e di farli capire». Anche ai colleghi? .A quelli in buona fede, spero». La conversazione si prolunga. Apprendiamo che questo romanzo imminente da Mondadori, «/I medico delle isole», è solo il primo volume di una saga galenica. Il secondo volume è già scritto per intero, n professor Magri ha anche un classificatore colmo di battute, umoristiche e di satira politica: cerca un disegnatore per le vignette. Anni addietro ha elaborato un gioco di battaglia navale, pubblicato dalla Carroccio; lo ha modificato e vuole rilanciarlo, come «war game» senza dadi. Alla domenica fa marce competitive di 50 chilometri. Alla sera frequenta palestre di karaté. Giampaolo Dossena

Luoghi citati: Brindisi, Catania, Genova, Gerusalemme, Milano, Roma