La nuova camorra

La nuova camorra Un giudizio dello storico Percy Allum La nuova camorra Percy Allum, storico • sociologo Ingiom, Insegnante presso (Università di Resdlng dove ti arte corsi di politica comparata, ha vissuto e lavorato diversi anni a Nih . poli. Sulla realtà sociopolitica detta città ha scritto un'analisi motto documentata: •Poter* • società • Napoli nel dopoguerra. (Einaudi, 1978). OH abbiamo chiesto di esprimere una opinione sulla feroce vicenda di questi giorni, U cui ultimo capitolo * l'uccisione di Oemersrl, In rapporto con la storia e la realtà di Napoli. HO l'Impressione che ci sia "stata una certa tendenza a presentare questo susseguirsi di avvenimenti come una storia napoletana, ma bisogna dire che la delinquenza organizzata ha una diffusione molto più ampia non soltanto In Italia, ma anche in Europa e oltre Oceano Malgrado i 237 omicidi a Napoli l'anno scorso (e più di 600 negli ultimi due anni e mezzo) la cifra europea (circa 6 ogni nulle abitanti) nonché napoletana è molto Inferiore alla media americana (circa 15 ogni mille abitanti), dove si spara prima e si parla dopa se l'Interlocutore è sopravvissuta La delinquenza organizzata o «racket» è sempre esistita nella Napoli Italiana. Era all'Inizio un'associazione a delinquere in carcere. Cè stata confusione dovuta: 1) al ruolo che si dice la società ha recitato per assicurare l'ordine pubblico ai momento dell'unità d Italia (Liborio Romano, l'ultimo ministro degli Interni dei Borboni, fu 11 ministro di Garibaldi); 2) alla tendenza del «Lumpenproletariat» napoletano di Idealizzare i gangster per ilo stesso motivo per cui 1 contadini idealizzavano 1 banditi: repressi dalle autorità legittime ammiravano coloro che mettevano alla berlina lo Stata All'inizio del secolo 11 rapporto fra politica e delinquenza organizzata era arrivato ad un tale punto «con deputati e consiglieri comunali implicati», che Olo-i llttl dovette ordinare l'Inchiesta Faredo nel 1901; e 11 senatore Faredo scrisse, In una famosa lettera a Giolito, che quest'ultimo aveva detto una triste verità alla Camera quando sosteneva che la metà dei Comuni d'Italia era in mano della camorra. Nel secondo dopoguerra 1 «racket» sono sempre stati attivi, inizialmente nella Napoli alleata con contrabbando di sigarette, ecc.; poi anche in provincia, soprattutto nelle zone affollate di pianura, dove 1 cosiddetti camorristi e magliari pratica-, vano estorsione e protezione e dove le gang ed 1 clan controllavano 11 settore orto-frutticolo, bestiame, ecc. Negli Anni :'S4-'56 c'è stata la famosa guerra fra Pascalone 'e Nola e Antonio Esposito, che ha registrato 61 omicidi e ha dato la celebrità nazionale a Pupetta Marasca. Sì può dire che la camorra si estendeva, come in Sicilia e in Calabria, dall'acri- ' coltura e dalle piccole attività artigianali alla speculazione edilizia. Il rapporto con i la politica era quello descritto da William : Foote Whyte nel suo famoso studio «Lit-, > tle Italy» a Boston negli Anni 30:1 voti (di I preferenza) contro protezione. Lo scrlttc! re napoletano Carlo Bernart scriveva nel '1964: 'L'esercizio della legalità guappeA \sca trova le espressioni tra le file di illustri docenti, d'insigni giuristi, di rispetto-i bili onorevoli e eccellenze che patteggia* ino con la guapperia la propria elezione e rielezione*. Perché il mutamento? MI pare dovuto I all'espansione del loro capitale: prima piccole estorsioni, poi capitali più consistenti in edilizia (non a caso la pianura 'campana al è coperta di cemento armato 1 a macchia d'olio). La crescita edilizia e soprattutto la droga provocarono il salto di qualità della delinquenza organizzata a 'Palermo già negli Anni 60 (omicidi a vicenda); 1 lavori pubblici di Gioia Tauro fecero lo stesso In Calabria nei primi Anni 70. Sembra che il traffico della droga (che da Marsiglia e Palermo si trasferiva negli ultimi anni a Napoli) e 11 terremoto dell'80 stiano per realizzare lo stesso salto di qualità della delinquenza organizzata a Napoli, cioè da artigianato a grande Industria. Inoltre, si può aggiungere, come, ha detto In questi giorni 11 pel campano, che 11 cambiamento di maggioranza al Comune di Napoli ha costretto l'organizzazione della delinquenza ad emanciparsi dal tradizionale partitismo nel confronti del potere politico e del suoi denari cliente lari (non servono più come una Perché Napoli ora? Prima di tutto c'è la tradizionale disgregazione della società napoletana che ha profonde radici storiche, cioè 11 capitale decaduto. Alla quale si deve aggiungere l'Integrazione di Napoli nella divisione internazionale del lavoro soltanto negli Anni 60. Cosi la produzione sommersa napoletana (lavoro nero, lavoro a domicilio, ecc.) non serve più l'economia del vicolo, ma 0 mercato internazionale. Significa che la crisi degli Anni 70 l'ha duramente compita. Ma la città reggeva ancora fino al terremoto su tutta una serie di meccanismi precari e informali: il contrabbando forniva i mezzi di vita per 100.000 persone. La scossa del terremoto ha messo questi ultimi meccanismi in crisi: la città non regge più. I fondi del programma post-terremoto rappresentano J,'ultima spiaggia: se si' vuole prendere 1118% del più grande prò-1 gramma dei lavori pubblici mai fatto in Italia, che cosa importa qualche omicidio? Un killer a Napoli oggi costa poche centinaia di migliala di lire. E' la Chicago degli Anni 30. sotto il proibizionismo, salvo che gli spostati sono napoletani e non emigrati. Percy Allum

Persone citate: Antonio Esposito, Borboni, Einaudi, Foote Whyte, Giolito, Liborio Romano, Percy Allum