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Palermo distratto rilancia il Varese Palermo distratto rilancia il Varese I lombardi (3-1) favoriti dalle leggerezze della difesa avversaria - Inutile la reazione DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE VARESE — / lombardi dominano, segnano e sprecano soffrendo anche paure notevoli: alla fine, però, riescono a spuntarla reinserendosi autorevolmente nell'ambito ristretto delle più qualificate candidate alla serie A. ma il groviglio che ancor?, caratterizza l'alta classifica del campionato cadetto è cosi stretto da vietare illusioni premature. La prova di vitalità offerta contro i siciliani, siglata dalle tre segnature di un attacco da sempre definito anemico, rinnova tuttavia le aspirazioni della squadra lombarda che alcuni ormai consideravano fuori combattimento. Superato in classifica dagli stessi varesini, il Palermo guarda ora allo scontro di Pisa come ad una prova di appello, ma, per non fallire nuovamente e stavolta in modo definitivo, dovrà far tesoro della lezione subita a Masnago dove la formazione di Renna, appoggiata nella difficile trasferta da una numerosa e colorita rappresentanza della sua tifoseria, è stata tradita soprattutto dalle leggerezze della difesa. Troppe volte, soprattutto nel primo tempo, la retroguardia rosanera, in maglia bianca per l'occasione, si è fatta cogliere d'infilata da un attacco che pure non trova nella rapidità la sua dote migliore, troppo frequentemente il controllo degli avversari più pericolosi è stato eseguito con imprecisione e superficialità. Niente di meglio chiedevano Di Giovanni. A uteri ma soprattutto Mauti il quale, prima di finire nell'anonimato a causa dell'eccessivo dispendio di energie, ha fatto in tempo a ispirare il primo gol dei lombardi e a segnare il secondo, creando quindi le premesse del 'kappaò». Proprio grazie a un traversone che il centrocampista ha effettuato al 18' il Varese ha infatti trafitto per la prima volta Oddi, anticipato nella gran confusione da Dì Giovanni che di testa ha raccolto linvito del compagno. Mauti è tornato ancor più prepotentemente alla ribalta concludendo pochi minuti dopo (30') con una gran staffilata sulla destra del portiere una veloce serpentina che un paio di difensori avevano vanamente tentato di contrastare. Realizzando Vl-2, il Varese ha creduto che le occasioni sprecate prima di andare in vantaggio fossero state suf-' ficientemente... riscattate, ma il calcolo si è rivelato errato perché proprio al 45' il Palermo ha acciuffato il gol ' della speranza: su calcio d'angolo battuto da Lopez, il rinvio di un difensore è raccolto da Carico che ha tirato una bordata verso porta. Sulla traiettoria è stato De Rosa a far da sponda. Il pallone ha subito così un brusco cambiamento di direzione ingannando Rampulla. Comincia il secondo tempo, cambia anche il tema ispiratore della gara perché stavolta è il Palermo ad assumere il controllo del gioco: lo fa con Vailati ma soprattutto con Lopez il quale diventa l'ispiratore delle azioni migliori che i siciliani si accreditano fallendo il pareggio in almeno tre occasioni soltanto per la grande bravura di Rampulla, protagonista di interventi decisivi. La partitura a questo punto si fa cattiva e D'Elia, che troppo spesso indulge alla teatralità, deve ammonire diversi giocatori su entrambi i fronti. Al 32'è Di Giovanni a sbagliare clamorosamente mettendo fuori una palla che non chiedeva che di essere spinta in rete. Il gol della tranquillità giunge all'80'quando Cerantola, sottratta a metà campo una palla all'avversario diretto, invita con sollecitudine alla proiezione offensiva sia Mauti che Auteri i quali, eseguendo una triangolazione perfetta, portano l'estrema sinistra nella condizione ideale per battere Oddi e saldare definitivamente il conto Pier Carlo Alfonsetti VARESE: Rampulla. Vincenzi, Braghin, Strappa, Bonglorni, Ce rantola. Ture hot la Ufi' Arrighi ), Mauti, Mastai li (59' Umido), Di Giovanni, Auteri. PALERMO: Oddi. Volpecina, Cuneo, Vallati, Di Cicco, Silipo, Gasperfni, De Stefanis (78' Iozzial, De Rosa, Lopez, Montesano. Arbitro: D'Elia. Reti: 18' Di Giovanni,30' Mauti, 46' De Rosa, 79' Auteri.