La «pillola mensile» piace alle femministe di Paolo Patruno
La «pillola mensile» piace alle femministe Si deve prendere solo per quattro giorni La «pillola mensile» piace alle femministe Si chiama «Ru 486» - Consentirà alla donna di scegliere a posteriori se vuole evitare una gravidanza indesiderata PARIGI — Arriva dalla Francia l'ultima scoperta nel campo della contraccezione: una pillola che le donne dovranno prendere per soli quattro giorni, alla fine del ciclo mensile. Appare quindi come prossima la fine della schiavitù della pillola quotidiana, ve gli ultimi test confermeranno l risultati d'innocuità e di validità delle prove sostenute finora sulla «Ru 486», la sigla die definisce la «pillolamensile». L'inventore della «Ru 486» si chiama Etienne Emile Baulieu, è un biochimico di mezz'età che da una dozzina d'anni conduce esperienze di biologia molecolare all'ospedale Bicetre e all'Istituto nazionale della sanità e della ricerca medica a Parigi. Ma la comunicazione ufficiale della scoperta comunicata nei giorni scorsi all'Accademia francese delle scienze è stata firmata anche dal dott. Edouard Sazik, medico endocrinologista e dirigente del gruppo farmaceutico Roussel-Uclaf. La scoperta della «pillola mensile» rappresenta quindi un caso esemplare delle nuove inte¬ razioni fra la ricerca pura e l'industria farmaceutica. Il prof. Baulieu, presentando la sua scoperta, ha precisato che la sua pillola non è un contraccettivo ma piuttosto «una seria alternativa al metodo attuale di contraccezione». In concreto, la scoperta del «Ru 486» ribalta . completamente il problema per la donna, che potrà prendere la pillola mensile «dopo» e non «prima», scegliendo quindi a posteriori se vuole essere incinta. La nuova pillola anticoncezionale si basa infatti sullo steroide «Ru 486» il quale agisce neutralizzando la proteina in virtù della quale le cellule dell'utero possono assorbire il progesterone, che accoglie e conserva l'ovulo fertilizzato. La «pillola mensile» può essere usata quindi come regolatore del ciclo mensile. «La mia pillola non impedisce l'ovulazione — ha spiegato il prof. Baulieu all'Express — come la pillola classica. Ma blocca la gestazione e impedisce all'uovo fecondato dì restare nell'utero e di svilupparsi». In concreto, se una donna teme una gravidanza indesiderata non avrà altro da fare che prendere per quattro giorni consecutivi la pillola del «dopo» e provocherà automaticamente con la «Ru 486» le mestruazioni con la fuoruscita dell'ovulo fecondato. Quindi assorbendola regolarmente ogni mese, la pillola dovrebbe servire o a regolare semplicemente il ciclo mestruale, se la donna non è incinta, o a interrompere la gravidanza se la donna lo fosse. La scoperta è stata salutata in Francia, specie dalle femministe, come «una seconda rivoluzione contraccettiva» vent' anni dopo la realizzazione in America della prima generazione di pillole; un metodo ideale che supera contraccezione e aborto, sostengono le sue fautrici più entusiaste. «Probabilmente diventerà il metodo numero uno — riconosce il prof. Baulieu —; eviterà un gran numero di aborti chirurgici. Niente sarà più drammatico, come adesso». Paolo Patruno
Persone citate: Baulieu, Edouard Sazik, Etienne Emile Baulieu
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