Ottantamila sogni dentro il Salone dell'auto (e intanto fuori la circolazione è nel caos) di Ernesto Marenco

Ottantamila sogni dentro il Salone dell'auto (e intanto fuori la circolazione è nel caos) Torino Esposizioni ha battuto ogni record di visitatori: molti erano stranieri Ottantamila sogni dentro il Salone dell'auto (e intanto fuori la circolazione è nel caos) Vogliono vedere e toccare tutto - Chilometri di parcheggi e lavoro delle autogrù per liberare qualche passo carraio - Dallo Stadio (dopo la partita) al Valentino tra la disperazione dei vigili - Il direttore: «Domenica supereremo il mezzo milione» Il primo S.O.S. 1 vigili urbani hanno cominciato a lanciarlo poco prima dell'inizio di Juve-Inter. Alla centrale di corso XI Febbraio i cinquanta civich di servizio allo stadio hanno continuato a ripetere: • Qui c'è il caos, dentro ci sono settantamila spettatori. Buona parte si riverserà al Salone dopo la partita. I carri-attrezzi continuano a far la spola per sgomberare le auto abbandonate sui viali e davanti ai passi carrai. Non possiamo farcela». In corso Massimo d'Azeglio la situazione era ancora peggiore. Quindici vigili in tutto, davanti a Torino-Esposizioni, tra un fragore assordante di clacson, con le auto che procedevano in tutti i sensi per potersi districare nel caos. Persino da Superga e da Cavoretto gli ultimi vigili in servizio chiedevano rinforzi. Aprrofittando della bella giornata di sole i turisti si erano arrampicati su per la collina e le strade erano tutte intasate. Cosi la città ha subito ieri l'assalto di migliaia e migliaia di turisti provenienti da ogni parte d'Italia, attratti dal 59" Salone dell'auto. Già dal primo mattino parcheggiare nella zona di Torino-Esposizioni era quasi impossibile. Centinaia di auto targate Milano, ma anche Messina, Forlì, Bologna. Genova, Bergamo, Trieste, Ancona e inoltre le estere provenienti dalla Francia, dalla Svizzera e dalla Germania erano state abbandonate dove era possibile. Dentro Torino-Esposizioni le cinque graziose interpreti sin dalle 9,30, ora d'apertura, sapevano a che cosa andavano Incontro. E In effetti le prime avanguardie erano già in fila davanti alle biglietterie prima delle 9. Il dottor Alberto Bersani, direttore da sette anni del Salone, era raggiante anche se un po' teso per la giornataccia, si fa per dire, di sabato. • Un record di visitatori, già ieri che pioveva. Ma'c'ón.oggi viaggiamo certamente ì perso. la ; saturazione. Per1 onestà penso che andremo oltre gli ottantamila visitatori. Se continua così, domenica prossima, giorno di chiusura, battiamo ogni record, superando il messo milione-. Attorno alui i suoi collaboratori con in testa 11 dottor Piana, capo ufficio stampa. -Dottor Bersani, dobbiamo transennare lo spiazzo attorno allo stand Fiat. C'è il collegamento con Pippo Baudo a Domenica In alle 14,35-. -Dottore c'è il fotografo, cosa dobbiamo fargli fare?-. 'Occorrono due o tre foto nel primo pomeriggio per le future storie del Salone». E nell'ufficio accanto una delle segretarie a tranquillizzare un padre. 'Stia certo che il suo bambino glielo ritroviamo. Ieri ne sono stati smarriti più di cento e li abbiamo rintracciati tutti-. Il mezzo busto in marmo del senatore Giovanni Agnelli che domina il grande salone, alle 16, pareva non credere ai propri occhi. Sotto di lui la famosa Itala grigia del principe Scipione Borghese che vinse la Pechino-Parigi. E intorno un mare di folla a guardare, toccare e sognare. Avrebbe mal potuto immaginare il fondatore della Fiat che in settantanni l'auto avrebbe avuto un cosi grande successo? 'Il pubblico — dice Bersani — è generico, ma abbondano i giovani. Dopo cena arriva il professionista con moglie e figli. Guardano tutto, ma sono l'auto sportiva e il fuoristrada che attirano di più-. Passeggiando tra la folla del Salone si colgono a volo strane frasi. Si assiste a scenette gustose. Pare quasi che la macchina esposta al Salone, che magari è poi la stessa che il visitatore ha parcheggiato fuori, abbia un profumo diverso, sia più bella. 'C'è poco da fare — aggiunge Bersani — il visitatore vuol mettere il sedere sulla macchina-. Ed è vero quel che dice il direttore. In ogni stand padre, madre e figli salivano sull'auto, il papà al volante, la moglie accanto, i bimbi dietro. E poi partivano sulla «nuova» quattroruote per un viaggio ideale. Nel padiglione della Fiat su una Ritmo sono riusciti a sistemarsi in sei: quattro nell'abitacolo e due nel portabagagli. Qualche donna, è vero, si ribellava, osando sussurrare al marito: «Ma è come la tua, non farmi salire, mi vergogno-. Niente da fare, il marito irremovibile a toccare, guardare e cercare la novità. Davanti alla Rolls-Royce una gran folla di persone distinte e 1 commenti di rito, na¬ turalmente: 'Sai che differenza c'è con la Bentley che costa anche 160 milioni? Sulla Rollsc'è bisogno dell'autista-. Ma quali sono le novità? Perché tanti visitatori e l'auto ancora in crisi? Risponde sempre Bersani: «Le novità sono poche, ma l'aggiornamento della gamma esistente è ampio. C'è stata un'evoluzione intensa nella macchina e nell'arredamento degli in¬ terni, nell'estetica e nell'aerodinamica per consumare di meno». E poi il visitatore è attratto dal molti svaghi che il Salone offre. Dagli spettacoli di moda presentati da Elsa Rossetti, a quelli di varietà con Pippo Baudo e Renato Pozzetto. Oltre naturalmente ai giochi, come 11 simulatore di guida della Ford. E' come condurre un bolide a Le Mans. Basta fare un errore e si dissemina 11 percorso di cadaveri. Pare che un ambasciatore, di cui si tace il nome, sia morto cinque volte In quattro minuti proprio ieri mattina. C'è poi il robot intelligente della Renault che sostituisce e migliora le parti meccaniche suggerendo all'uomo dove deve intervenire per una maggior resa. Ieri gli svaghi hanno calamitato migliaia di persone, mentre in un piccolo stand attiguo al Salone dei carrozzieri, indossando lo spolverino d'epoca, in tanti si sono fatti fotografare su un'auto Primo Novecento per sole cinquemila lire. Mentre i giovanissimi seguivano su centinaia di schermi il Gran Premio di Imola, l'idraulico era indaffarato ad aggiustare la vaschetta del water dove erano stati gettati 34 portafogli. Ladri all'opera anche di domenica: si sono presi 1 soldi, ma hanno lasciato 1 documenti. Da segnalare infine anche l'alto numero di visitatori a Tecnofflcina 82, mentre in mattinata c'è stato 11 convegno degli autoriparatori. Chiedono alle Industrie di essere autorizzati a fare i tagliandi delle auto per non fare aspettare troppo gli acquirenti. . A Ernesto Marenco U di fll ii l Sl dll'bil il iitti bt i d Un mare di folla ieri al Salone dell'automobile: ottantamila visitatori, battuto ogni record