Scusi, come vive la sua giornata?

Scusi, come vive la sua giornata? Scusi, come vive la sua giornata? 1) La vecchiaia è cambiata: si sente ancora giovane? e perché? 2) Qual è il suo rapporto con i giovani? 3) E' meglio vivere la vecchiaia nella società di oggi o avrebbe preferito quella di 20 anni fa? 4) Com'è la sua giornata? Rispondono: Camilla Ravera, 93 anni, senatrice a vita; Alessandro Blasetti, 81 anni, regista; Wanda Osiris, 77 anni, cantante; Giovanni Mosca, 73 anni, scrittore e umorista; Gino Bartali, 68 anni, campione di ciclismo; Alberto Lattuada, 67 anni, regista. Alberto Lattuada 1) «La risposta alla vita di una persona che ha superato i 60 anni è anche quella che gli viene dal lavoro. Se il lavoro c'è e dà soddisfazione non c'è età che conti, e anche questa stagione della vita può essere fattiva e creativa». 2) «U dialogo è molto vivace, prima di tutto con l miei figli, che sono giovani, e poi con gli studenti che incontro per ragioni professionali, facendo il regista, o per ragioni culturali: recentemente sono stato ta Germania a presentare alcuni film che il ministero degli Esteri ha fatto girare per gli IsUtutl italiani di cultura: la discussione con i giovani è sempre stata vivacissima». 3) «Vent'anni fa... Non saprei fare un trasporto automatico di atmosfere e di lavoro; ogni momento che viviamo ha problemi diversi e interessantissimi e l'importante è sentirsi vivi, immersi nella realtà, senza ripararsi troppo nell'analisi delle cose fatte o in inutili rimpianti». 4) «Mi alzo alle 7 di mattina, leggo qualche cosa che ho interrotto nella notte, sfoglio i giornali, mi metto a lavorare; colazione verso le 13, un po' di riposo, circa 40 minuti; mi rimetto al lavoro e verso sera vado a vedere un film o a incontrare gli amici; torno a leggere verso la mezzanotte e mezzo; compro libri di ogni genere, ma la mia curiosità è sempre inappagata, un medico mi disse: «Lei è vampi rizzato dalla realtà esterna e dalle persone», perché la mia curiosità è inappagabile e voglio star dietro a troppe cose». Wanda Osiris 1) «Sono molto moderna, mi sento piena di voglia di vivere; so di non essere più una ragazzina, sono contenta della mia età e di esserci arrivata cosi, come mi trovo». 2) «Con i giovani ho un rapporto simpatico, mi piacciono, 11 amo molto, ho tanta fiducia in loro». 3) «Vent'anni fa la vecchiaia era molto più semplice e più tranquilla; oggi la tran quillità non l'abbiamo più, ma l'importante è continuare a vivere». 4) «La mia giornata scorre molto bene: sto In casa, amo il mio cagnolino che mi fa tanta compagnia, sto con la famiglia, mia figlia; ho molti amici, esco a prendere un tè, a cena fuori, a vedere qualche "prima" a teatro e al cinema». Gino Bartali 1) «Sono invecchiato? Non me ne accorgo. Lo spirito è rimasto quello dei 20 anni, anche se non vado più in bicicletta; sono sempre con i giovani, gli sportivi, e proprio questo non mi fa sentire abbastanza vecchio per non continuare a dire: «Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare...». 2) «Mi trovo bene con i giovani, vogliono imparare, ascoltano; un po' meno bene con quelli un po' più anziani: a 30 anni compiuti sono tutti professori». 3) «Adesso ci sono tante comodità, 20 anni fa non avevano niente quei poveri vecchi! E' meglio oggi, anche se c'è meno rispetto; oggi i vecchi non li ascolta più nessuno». 4) «I giorni feriali vendo biciclette; venerdì, sabato e domenica vado a proiettare 1 miei film fra gli sportivi, nelle scuole, seguo le corse di professionisti, dilettanti, allievi e cicloamatorl. Non ho tempo di invecchiare io! ». Giovanni Mosca 1) «Mi viene spontaneo di re: si, mi sento ancora giovane, nel senso che mi è rimasto qualcosa che porto dentro di me: la giovinezza; essa è passata, certo, ma credo che non muoia mal. E non c'è soltanto il ricordo. Andanddo avanti con l'età noi ci portiamo appresso il fardello dei nostri anni, tutte le cose di cui slamo fatti; e fra queste c'è anche quel periodo che si chiama giovinezza, quella stagione che ha animato in me tutu i sentimenti e i pensieri. E li anima ancora». 2) «Il rapporto con i giovani è cordialissimo, naturale, ma sto molto attento, quando parlo con 1 giovani, a non fare il giovane. Questo per me è un gran segreto: porto dentro di me la giovinezza ma nello stesso tempo mi rendo conto di avere nell'aspetto e nell'animo tante cose che hanno perduto gran parte della loro freschezza e vivacità. Io lo so. E i giovani trovano piacevole parlare con me, perché ogni tanto, senza farlo apposta, vedono all'improvviso balenare In ciò che dico quella giovinezza che piace loro sentire mantenuta in un uomo con i capelli bianchi e 11 volto non privo di rughe». 3) «Non so come fosse la vecchiaia 20 anni fa. Ma ho capito che 11 passato dell'uomo non è soltanto l'adolescenza. Ora mi accorgo che è diventato passato anche la prima maturità, che è diventata passato anche la prima vecchiaia...». 4) «Rispetto all'epoca In cui facevo il Candido e il Bertoldo ho qualche momento Ubero in più. anche se mia moglie mi rimprovera perché lavoro troppo e controlla 11 numero delle cartelle che scrivo». Camilla Ravera 1) «Non mi sono mai accorta di essere diventata vecchia; probabilmente se mi guardo allo specchio vedo che sono molto vecchia, ma dentro di me continuo a pensare e a interessarmi del mondo come se gli anni non fossero passati». 2) «Vengono a trovarmi molti giovani, a volte da soli, a volte in gruppi di 5 o 6; vogliono sapere tutto, hanno tanti interessi, mi chiedono della Costituzione e della storia del nostro Paese; spesso mi stanco, ma fino a quando restano con me non me ne accorgo». 3) «Non mi sono mai chiesta, ho sempre vissuto intensamente tutte le cose che mi capitavano; a me pare che adesso la vecchiaia sia migliore rispetto a 20 anni fa: ci sono persone che all'Idea di aver superato gli 80 anni si credono nella condizione di dover cambiare il modo di vivere. Io ho già superato 190, ma questi problemi non me li sono mai posti». 4) «Al mattino mi alzo tardi, perché ho l'abitudine, da quando ero giornalista nel mio quotidiano, l'Ordine Nuovo, di coricarmi dopo le 2 di notte; se la casa è in silenzio e tutti dormono, io leggo oppure penso, perché queste sono le ore in cui si pensa magnificamente, indisturbati. Non esco molto, Je strade mi stancano, c'è troppo movimento; quando mi muovo mi accompagnano in macchina e questo non mi dà tanta tanta soddisfazione. Mi piaceva uscire in carrozzella, ma adesso purtroppo le carrozzelle sono sparite ». Alessandro Blasetti 1) «Dicendo di essere giovani alla mia età si corre il rischio della presunzione, ma debbo confessare di sentirmi molto spesso presuntuoso». 2) «Vorrei avere con i giovani molti più rapporti di quelli che l'età non mi consente». 3) «Se 20 anni fa mi avessero rivolto la stessa domanda avrei risposto: ripetetemela fra vent'anni». 4) «Passo la mia giornata rivedendo con nostalgia, ma molto più spesso rimpiangendo, un passato che potevo aver fatto migliore». Interviste a cura di Mauro Anselmo

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