Finita la paura nel Monferrato ma adesso è meglio vaccinarsi

Finita la paura nel Monferrato ma adesso è meglio vaccinarsi Per l'acquedotto che ha intossicato oltre tremila persone Finita la paura nel Monferrato ma adesso è meglio vaccinarsi Escluso il rischio di epidemie - Prudenza ancora per 15-20 giorni - Aperta l'inchiesta OZZANO MONFERRATO — Il rischio è stato grande, il pericolo altrettanto, ma ora la situazione va definitivamente tornando alla normalità e qualsiasi torma di allarmismo sarebbe dannosa. Occorre pe-, rò attenersi alle norme precauzionali. Ci riferiamo alla vicenda dell'inquinamento provocato dall'acquedotto del Monferrato che ha causato in una decina di Comuni del Ca•alese — in particolare quattro e cioè Ozzano, Ccllamonr.e, Sala. Tre ville — migliaia di casi d'intossicazione. Sono stati almeno 3000 forse anche di più. impossibile comunque quantificarli in modo esatto. «/I pericolo è passato — dice categorico il medico condotto di Ozzano Monferrato, dottor Umberto Varvelli — l'acqua è tornata limpida, l'intossicazione rientrata, ma la prudenza è d'obbligo. Su questo occorri: essere drastici. Sabato pomeriggio, al termine di una riunione degli ufficiali sanitari coordinata dal capo servizi igiene pubblica dell'Usi 76 di Casale, dottor Aldo Bagna, e alla quale ha anche preso parte, inviato dalla Regione Piemonte, il prof. Gian Carlo Vanini. dell'Istituto d'igiene dell'Università di Torino, si è stabilito di procedere alla vaccinazione orale di tutti gli abitanti della zona, specie comunità, scuole, case di riposo. La vaccinazione non è obbligatoria ma è bene che tutti la facciano. -E'antitifo, paratifo, sahnonellosi — soggiunge il dr. Varvelli — e consiste nell'ingestione a digiuno di due compresse per tre giorni consecutivi; metà dose per i bambini dai 2 ai 12 anni; quelli inferiori a tale età devono ingerire solo messa compressa. Non ci sono controindicazioni e il vaccino consente di sventare pericoli di malattie,] Il dottor Varvelli ricorda che nei giorni precedenti là generale intossicazione si notò nell'acqua la presenza di qualche sottile truciolo di paglia; l'acqua, in sostanza, non era limpida come invece è ora (cinque consecutivi prelievi lo hanno dimostrato senza ombra di dubbio). Conteneva il bacillo del colera. «Ma intendiamoci — prosegue il medico — ciò Jiun significa che nel Casalese si debba diffondere tale gran epidemia. Guai arrivare a conclusioni drammatici»: c affrettate die susciterebbero solo allarmismo ingiustifeieato. Il pericolo — lo ripeto — è passato. E' necessaria solo la prudensa. Per 15-20 giorni ancora è opportuno non bere acqua se non preventivamente bollita, meglio comunque ricorrere alla minerale, mentre la si può utilissare per usi domestici. I ripetuti esami effettuati consentono di fare oggi I " una diagnosi molto più serena e soprattutto tranquillizzante». dnprLa popolazione sta rispondendo abbastanza positivamente all'invito di sottoporsi alla vaccinazione orale ma sarebbe opportuno che anche chi è restio abbandoni ogni indugio ingerendo le sei compresse messe a disposizione dagli ufficiali sanitari. Si apprende intanto che i primi casi di intossicazione con dissenteria, vomito, lebbre (nessuno però ha dovuto essere ricoverato in ospedale) si sono verificati a partire da sabato nsdPszllfmS1gdaf della scorsa settimana ma la notizia è divenuta di dominio pubblico solo giovedì. All'acquedotto del Monferrato sono in corso lavori per la sostituzione di una conduttura. Probabilmente, dopo lo svuotamento e la sistemazione delle tubazioni, la conduttura dell'acquedotto deve avere assorbito qualche scarico fognario e il liquame è finito In circolo. Stamane intanto (fino a ieri l'autorità giudiziaria non aveva ricevuto alcun rapporto) prende il via l'inchiesta ordinata dal procuratore della Repubblica di Casale, dottor Marcello Parola. Oggi stesso o al massimo domani il magistrato affiderà all'ing. Luciano Fontana di Alessandria e alla dottoressa Lucia Dalmasso. direttore del laboratorio provinciale di igiene, l'incarico di effettuare due perizie. Una tecnica per stabilire cosa è avvenuto nell'acquedotto del Monferrato, l'altra tendente ad accertare l'esatta natura dell'inquinamento. Emma Camagna

Persone citate: Aldo Bagna, Emma Camagna, Gian Carlo Vanini, Lucia Dalmasso, Luciano Fontana, Marcello Parola, Ozzano, Umberto Varvelli, Varvelli

Luoghi citati: Alessandria, Casale, Monferrato, Ozzano Monferrato, Piemonte