Un messaggio mafioso per Calvi il ferimento del suo sostituto? di Marzio Fabbri

Un messaggio mafioso per Calvi il ferimento del suo sostituto? A 72 ore dall'agguato migliorano le condizioni di Rosone e dell'autista Un messaggio mafioso per Calvi il ferimento del suo sostituto? MILANO — A settantadue ore di distanza, rimangono misteriosi i motivi che hanno portato all'aggressione armata nei confronti del vicepresidente e direttore generale del Banco Ambrosiano, Roberto Rosone. Il dirigente è ancore, ricoverato nella clinica privata in cui era stato trasportato dopo il ferimento a una coscia, e le sue condizioni sono definite buone. Migliorano anche quelle del suo autista, Giovanni Fattorello, che nella sparatoria era stato raggiunto da un proiettile al ventre. Agli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Alfonso Marra, per cercare di fare luce sui retroscena di questa «gambizzazione» sembra non resti molto altro in mano se non la personalità dello sparatore, ucciso da una guardia giurata mentre fuggiva sulla moto del complice. Danilo Abbruciati, 38 anni, aveva a Roma il suo «giro» e probabilmente proprio nella capitale era stato ingaggiato per attentare alla vita di Rosone. Il compenso pattuito era, secondo voci romane, piuttosto alto: l'esclusiva su una partita di eroina, con cui ricompensare alcuni «amici», più un bel po' di cocaina per uso personale. Altro dettaglio che testimonia l'importanza dell'azione, il fatto che Abbruciati si sia mosso personalmente. Nella sua posizione di big della malavita, non c'era dubbio che avrebbe potuto incaricare uno dei suoi «ragazzi» mettendogli in mano un palo di milioni. Invece, a quanto se ne sa, è partito in auto da Roma lunedi alla volta di Milano dove è ricomparso 11 giorno dopo alle 8, sotto casa del banchiere. Della sua vettura non si è trovata sinora nessuna traccia, come pure del complice, riuscito a dileguarsi. Forse è stato proprio quest'ultimo a telefonare alla cugina di Abbruciati, nella capitale, un paio di ore dopo l'agguato. «A Danilo è successo un incidente a Milano» le ha comunicato una voce d'uomo, anonima. La donna ha acceso la radio, ha avuto conferma dell'uccisione del congiunto e si è fatta viva con la polizia. Poi è venuta nel capoluogo lombardo per riconoscere il corpo ufficialmente. ù compito che polizia e magistratura si trovano davanti è arduo. Innanzitutto, cercheranno di arrivare all'identità dei mandanti attraverso la ricerca dei motivi che hanno potuto spingerli a commissionare l'agguato. Escluso che lo scopo fosse quello di colpire Rosone personalmente, si cerca di stabilire chi potesse, e possa essere interessato a mandare a Roberto Calvi un messaggio di puro stampo mafioso. Nel suol anni di attività nel mondo dell'alta finanza non c'è dubbio che il banchiere si sia procurato inimicizie e forse anche odli, ma da nutrire rancore al pagare un sicario ne corre. Ci si chiede anche se l'avvertimento era teso a far recedere Roberto Calvi da determinati comportamenti nel mondo degli affari o se piuttosto non si tema qualcosa che Calvi può sapere, e quindi dire, al magistrati che intendono sentirlo nel quadro dell'affare Zitropo-Pacchetti, nel quale è indiziato di truffa insieme a Michele Slndona. A palazzo di giustizia contano molto su quanto potrà riferire il presidente del Banco Ambrosiano e per questo intendono ascoltarlo al più presto anche se non hanno ancora fissato una data. Calvi ad esempio, potrà raccontare se recentemente ha ricevuto minacce e in relazione a quale vicenda. Ma gli investigatori hanno parlato anche di altri accertamenti. E' possibile, ad esempio, che si riferiscano a movimenti di denaro avvenuti di recente a favore di Abbruciati. Il killer, ritenendo di apprestarsi ad una missione che tutto sommato non presentava molti rischi, può inoltre aver lasciato dietro di sé tracce dei suoi contatti con gli ideatori dell'attentato. Marzio Fabbri

Luoghi citati: Milano, Roma