E primate polacco «Un piccolo passo» di Filippo Pucci

E primate polacco «Un piccolo passo» E primate polacco «Un piccolo passo» Mons. Glemp rientrato da Roma: «La visita dei Papa è stabilita: dipende da certe condizioni» CITTA' DEL VATICANO — Giovanni Paolo II è sempre intenzionato a ritornare in Polonia, tra i suoi concittadini; non rinuncia al secondo viaggio in patria dopo quello già compiuto nel 1979, ma non potrà effettuarlo, come aveva programmato, nella seconda metà dell'agosto prossimo; dovrà rinviarlo ad altra data, forse addirittura al prossimo anno, se pure allora sarà possibile. Questa in sintesi la conclusione che si può trarre da una serie di dichiarazioni fatte nelle ultime ventiquattro ore della sua permenenza in Roma dal Primate polacco Mons. Jozef Glemp, arcivescovo di Varsavia. Sono state tre, ma variamente sfumate, così da creare non poca confusione tra le fonti di informazione intemazionali. Nella prima, che si è avuta mercoledì in piazza San Pietro mentre stava per iniziare l'udienza generale, Glemp interrogato dai giornalisti ha risposto: «Credo che debba essere rimandato di qualche tempo». Quanto all'atteggiamento del gen. Jaruzelski, ha ammesso: «VI sono delle condizioni obiettive, Forse non è stato del tutto casuale il fatto che mentre da piazza San Pietro il Primate avanzava la sua autorevole ipotesi sul rinvio del viaggio di Giovanni Paolo II, quasi contemporaneamente Jaruzelski a Varsavia annunciasse la fine del coprifuoco e la deci¬ sione di liberare mille internati: quasi si trattasse di uno scambio di concessioni precedentemente concordato da Glemp con JaruzelskU La seconda dichiaraziore dell'Arcivescovo è seguita nel pomeriggio di mercoledì nella chiesa romana di Santo Stanislao. Il Primate tornava da un pranzo in Vaticano alla mensa del Pontefice, al quale avevano partecipato altri cinque vescovi polacchi. In una breve omelia, parlando delle celebrazioni del 600* anniversario della Madonna di Cszestochowa che avranno inizio ad agosto, ha affermato che Gfoanni Paolo II e «sempre disposto» a parteciparvi e che però «la creazione delle condizioni per il viaggio dipende da noi polacchi, dalla nostra società dalla situazione mondiale». Nella terza dichiarazione, ieri mattina al momento della sua partenza da Fiumicino per fare ritorno a Varsavia, Mons. Glemp ha ripetuto che •la visita del Papa In Polonia è stabilita, e che la sua attuazione dipende dal verificarsi di certe condizioni*. La situazione nel Paese è «molto seria, preoccupante», la sopressione del coprifuoco e la liberazione di mille internati sono, a suo dire, «un piccolo passo in avanti che può aprire la strada per continuare l'attenuazione dello stato di guerra». Filippo Pucci

Persone citate: Gfoanni Paolo Ii, Giovanni Paolo Ii, Glemp, Jaruzelski, Jozef Glemp

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Polonia, Roma, Varsavia