Un secolo di conflitti di Ferdinando Vegas
Un secolo di conflitti OSSERVATORIO Un secolo di conflitti La guerra fra Argentina e Gian Bretagna, se effettivamente si farà, sarà la prima guerra di questo secolo combattuta in America Latina tra un Paese dell'emisfero occidentale e una potenza extra continentale; ma non sarà la prima guerra in senso assoluto, perché già più di un conflitto armalo è avvenuto tra gli stessi Stati latino-americani. Il più recente, e anche il più breve, e quello durato un paio di settimane, dal 14 al 29 luglio del 1969, tra El Salvador e l'Honduras. La legge di riforma agraria applicata in quell'anno nell'Honduras escludeva dalla distribuzione delle terre pubbliche le persone nate fuori dai confini; colpiva quindi i salvadoregni che. in numero di circa 300 mila, erano emigrati dal loro Paese sovraffollato nel confinante Honduras. I violenti incidenti accaduti durante un torneo di calcio furono la causa occasionale del conflitto: accusando l'Honduras di attrocità, El Salvador bombardò dall'aria aeroporti honduregni e fece avanzare le sue truppe oltre il confine; l'Honduras rispose con bombardamenti aerei, finché l'Osa (Organizzazione degli Stati americani) ottenne la fine delle ostilità. Ben più rilevanti le due vere e proprie guerre precedenti, quella del 1941-'42 tra Ecuador e Perù, e soprattutto la «guerra del Chaco» tra Bolivia e Paraguay, dal 1932 al 1935. Uno scrittore dell'Ecuador ha paragonato il destino del proprio Paese a quello della Polonia, dilaniata dai suoi vicini: infatti prima il Brasile, nel 1904, poi la Colombia, nel 1916, avevano costretto l'Ecuador a cedere parte del suo territorio; ma il olpo più grave venne assestato dal Perù, che risolse con le armi la secolare contesa sulla regione delI'Amazzonia. A conclusione di una guerra combattuta nella giungla, le pressioni degli Stati Uniti, dell'Argentina e del Cile piegarono l'Ecuador, sconfitto sul campo, al trattato di Rio de Janeiro del gennaio 1942, col quale cedeva al Perù ben 120 mila chilometri quadrati di territorio, circa la metà di quanto da allora è la sua superficie. Lunga e atroce oltre ogni dire, per i combattenti, era stata la guerra tra Paraguay e Bolivia per il possesso del cosiddetto «Chaco Boreal», una regione desertica, umida e malsana, nella quale però si era trovato il petrolio. Alla disputa confinaria precedente si aggiunge cosi un nuovo, decisivo motivo di contesa, nel quale giocarono anche le grandi compagnie petrolifere internazionali. Dopo tre. anni di guerra il Paraguay potè annettersi gran parte della regione contesa, ma il prezzo fu pagato, come detto, dai combattenti, in massima parte indios e meticci: 100 mila caduti, dei quali 60 mila boliviani e 40 mila paraguayani. In un certo senso questa guerra era l'ultimo contraccolpo delle due grandi guerre del secolo scorso tra Paesi dell'America Latina: la guerra del Pacifico (1879-'83), nella quale il Cile aveva sconfitto Perù e Bolivia, privando quest'ultima dello sbocco al mare; e la guerra (1864-70) della Triplice Alleanza (Argentina, Brasile e Uruguay), provocata dal dittatore del Paraguay e conclusa letteralmente con l'annientamento di questo Paese. Da tutte queste guerre e da altre controversie tra Paesi latino-americani (come quella tra Cile e Argentina per le tre isole nel canale di Beagle) sono derivati motivi di conflitti, per ora latenti, ma che potrebbero divampare se l'equilibrio del continente dovesse ricevere una scossa violenta. Ferdinando Vegas
Persone citate: Gian Bretagna
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