Fumata nera per il segretario de Oggi Fanfani incontra i candidati di Ezio Mauro

Fumata nera per il segretario de Oggi Fanfani incontra i candidati A due giorni dall'inizio del congresso non si riesce a trovare l'accordo Fumata nera per il segretario de Oggi Fanfani incontra i candidati La base del partito protesta per gli incontri al vertice che dovrebbero «pilotare» il congresso Il presidente del Senato replica: Dopo gli «esterni» anche gli «interni» devono discutere ROMA — «Fumata nera, tutto è rinviato a sabato», dice Franco Evangelisti pochi minuti dopo che si è sciolta la riunione dei caplcorrente de alla Camilluccia, alle tre del pomeriggio. Sette ore di discussione a porte chiuse, tra ieri e mercoledì, non sono bastate per trovare un'intesa sul nomi dei candidati ufficiali o ufficiosi, Piccoli, De Mita, Forlani e Mazzotta. Tanto che Fanfanl è stato invitato a incontrare a uno a uno i quattro candidati in vista della nuova riunione dei leader del partito che si terrà domani e che dovrebbe essere decisiva. Siamo come le gondole di Venezia — ha commentato amareggiato il presidente dei deputati de, Gerardo Bianco —: avanti piane, quasi indietro. Queste mediazioni fra gruppi rispondono solo alle vecchie logiche, mentre questa volta il segretario doveva emergere spontaneamente dal congresso». «Stiamo attenti, con questi vertici inconcludenti — ha aggiunto il ministro Guido Bodrato —: cosi rischiomo di infiammare un congresso che si presentava tranquillo». Di fronte a queste polemiche, Fanfanl ha voluto precisare di aver convocato le riunioni di vertice su invito di tutti i leader del partito. «Esaurita l'assemblea degli "esterni" e ì precongressi — ci ha dichiarato Fanfani — da varie parti e soprattutto dai massimi dirigenti del partito sono stato invitato ad avviare incontri in genere bilaterali con i singoli esponenti delle diverse tendenze. Ciò per accertare la natura delle disparità eventuali e le possibilità di avvicinarsi all'apertura del congresso e al suo dialogo interno con la massima serenità di visioni e di propositi». Fanfanl spiega poi di essere stato invitato anche a promuovere rincontro collegiale di mercoledì, «con esclusione riguardosa — aggiunge — dei quattro amici di cui si parla quali possibili candidati, e cioè il segretario politico Piccoli, il presidente del Consiglio nazionale Forlani, il vicesegretario De Mita e l'ex mini stro Mazzotta». La conversazione di tre ore è stata, secondo Fanfani, «assai serena», e ha riguardato «i modi di agevolare le "novità nel rispetto della "continuità", di consolidare la convergenza pressoché unitaria sulla linea politica di fondo ormai delineatasi, di migliorare il dialogo fra gli alleati di governo e in modo particolare con il ps4, di riacquisire la tradizionale credibilità della de presso il proprio elettorato» Quindi, si è arrivati «al punto riguardante il numero e i consensi delle candidature prevedibili». Queste «notizie precise — dice ancora Fanfani — smentiscono insinuazioni su manovre e dissidi. In vista di cosa tanto importante qual è il XV congresso della de, è naturale che, come del resto han fatto proficuamente i rappresentanti degli "esterni", anche i rappresentanti degli "interni" concorrano a favorire con accentuata serenità un dialogo leale, disteso e costruttivo. E ciò nell'interesse della de, delle forze politiche alleate e di opposizione, dello stesso governo e in definitiva della situazione generale».. Che cosa c'è dietro questa cronistoria e questa precisazione del presidente del Senato, sugli Incontri tra i leader? C'è, per ora, una situazione ancora bloccata, per quanto riguarda le candidature e le possibili maggioranze, tanto da rendere necessaria la mediazione del presidente del Senato e 1 suoi sondaggi per arrivare alla riunione dì domani con una chiarificazione. Pur non arrivando alla maggioranza, oggi De Mita è 11 candidato che può contare sulla base di consenso più larga, mentre sul fronte opposto non è finora emersa una candidatura in grado di aggregare la destra e il centro del partito. Mercoledì, nella riunione dei leader democristiani presieduta da Fanfanl, Disagila ha tentato di aprire la strada a Forlani, proponendo 11 suo nome per la segreteria, in un organigramma che — alla ricerca del massimo consenso possibile — prevede Giulio Andreotti alla presidenza del partito e Ciriaco De Mita vicesegretario unico. E' una proposta ancora in discussione, ma le reazioni della sinistra de sono negative: «Noi siamo il gruppo di maggioranza relativa — dice Bodrato — e presentiamo un candidato alla guida del partito, non alla vicesegreteria». Al suoi sostenitori. Intanto, Forlani ha dichiarato la sua «non indisponibilità» a candidarsi, a condizione pero che sul suo nome ci sia il sostegno anche della sinistra del partito. Ecco perché (con Andreotti che sull'altro versante appoggia De Mita, ma parla anch'egli della necessità di un largo consenso) la situazione è bloccata, e cresce il disagio nel partito. «Qui tutti si preoccupano solo dell'organigramma — dice Mario Segni — mentre il vero problema è quello di scegliere un segretario in grado di dare nuovo impulso al partito». «Oggi come oggi — aggiunge Carlo Do nat-Cattln — vedo le elezioni ad ottobre, per il modo in cui nascerà questa nuova segreteria, e per l'assenteismo di un candidato che raccoglierebbe la larga maggioranza del partito». Ezio Mauro

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