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Fra i migliori in Europa Fra i migliori in Europa La federazione polacca, in cambio di un pacchetto di dollari, ha concesso a Boniek il visto per l'estero in anticipo sul limite dei 28 anni, raggiunto il quale erano espatriati in passato Lubanski, Degna e Lato, Gadocha e Tomaszewski. Il vantaggio concesso al forte centrocampista consente così alla Juventus di contare, dalla prossima stagione, su uno del migliori giocatori europei in assoluto, dell'uomo che la eliminò dalle Coppe nelle file del Widzew Lodz. Atleta forte, e dal carattere forte, Boniek ha scontato una lunga squalifica in Polonia per aver difeso Mlynarczik e altri compagni della nazionale, colpevoli di un comportamento poco ossequioso nei confronti del dirigenti federali. Ora è stato perdonato. Giocatore estroso, capace di difendere e di attaccare, abile nel tackle, forte di sinistro ma valido anche di destro, dotato ■di un dribbling secco e dt una notevole visione di gioco, Boniek è un centrocampista che, partendo da una posizione spesso arretrata, sa arrivare al tiro con inserimenti in avanti effettuati con bella scelta di tempo, spesso con l'affondo personale. Fuori dal campo, depone la grinta e diventa un compagnone. Ama il vino e il poker. «Con moderazione», precisa comunque. Di recente, ha rivelato al francese Onze la sua simpatia per l'Italia e il nostro calcio: «Debbo dire che società di molti Paesi mi vogliono, ma che in Italia ho trovato le maggiori simpatie». E' già prevedeva: «Voglio decidere del mio domani prima del Mundial, per giocare in Spagna senza problemi, con tutta la concentrazione necessaria»./ bianconeri in azzurro se lo troveranno di fronte il 14 giugno a Vigo nella prima partita del campionato dei mondo, e dovranno temerlo per l'ultima volta. E'nato a Bydgoszcz, ha iniziato a giocare nello Zawisza, la squadra della città. Gli hanno chiesto perché ha preferito l'Italia, la Juventus, alle forti offerte pervenutegli dagli Stati Uniti. «Perché — ha risposto — voglio ancora giocare il calcio vero, in un grosso club. Negli Usa si gioca un football falso, su terreni d'erba sintetica, con regole fatte per lo spettacolo. Ma io voglio un calcio dove ci sia da lottare e da vincere». Ed ha chiuso, barando un poco: «Per gli occidentali gli ingaggi sono molto, ma io credo che i soldi non siano tutto nella vita...». b.p.