Una discoteca «on the road»

Una discoteca «on the road» Dentro un «Ducato» tutto per far ballare 1000 persone Una discoteca «on the road» TORINO — Una discoteca «on the road» viene proposta giustamente in questi giorni nella Torino intasata dal Salone dell'auto. E' una discoteca «politica», nata dalle fertili menti di Radioflash, implacabile organizzatrice del tempo libero giovanile. Dicono quelli della radio: « Volevamo presentarla al salone, ma il suo posto è la strada, e per strada deve rimanere». Chiusi in un Fiat «Ducato», ci sono: due giradischi; un mixer; bobine; cassette; un registratore video e monitor (che funzionano senza bisogno di corrente esterna); una potenziale diffusione del suono di 1000 watt, che consente di far ballare un migliaio di persone; giochi di luce con spot colorati e una potenza di 8 mila watt; la possibilità di diffondere su schermo immagini d'effetto sincronizzate con la musica e di giocarci sopra. Tutto dentro il furgoncino colorato di. scritte pubblicitarie, insieme con un frigorifero e un letto per la sopravvivenza di una nuova figura tecnico-professionale, quella dell'autista - disc-jockey - showman, che da solo avrà il compito di circolare per gli innumerevoli fetisval dell'Unità programmati nelle regioni del Centro-Nord, dall'Emilia alla Liguria, «e portare — dicono a Flash — una musica e immagini professionali, non improvvisate: basta un prato e un attacco di corrente di 12 mila watt, e il gioco è fatto». Ma non è finita. Con le apparecchiature, bisogna contare anche un grande eidophor (7 metri di base), la cui sistemazione sul «Ducato» sta provocando problemi: «Per ora, useremo un camioncino sussidiario». Impianto di videoproiezione compreso, il music van è costato un poco più di 80 milioni. A inventarlo, ci si sono messi in tanti, con l'apporto determinante di un esperto di tecnodiscoteche, Bersano, proprietario del Big, uno del locali più elettronici d'Italia. Flash, organizzatrice di concerti a Torino con un quasi-monopolio, ha intenzione di usare il van anche nelle esibizioni delle star: «E' così piccolo — dice Carboncini, mente elettronica dell'emittente — che possiamo entrare per esempio al Palasport e diffondere la nostra musica dentro i concerti, abbiamo anche un ponte-radio che ci permette di sintonizzarci con la nostra centrale e trasmettere». Ma è già previsto anche un uso più serio del camioncino musicale. L'assessorato alla Cultura della Regione, che ha sponsorizzato l'idea, prevede l'uso delle attrezzature in palestre, scuole, centri anziani, per proiezioni di filmati, vldeotapes, e anche programmi televisivi Rai sul grande schermo. Insomma, dovunque potrà infilarsi il «Ducato», nasceranno musiche e prolezioni. Vista la non grande fortuna che attraversano in questo periodo 1 concerti dal vivo, per Radioflash è una bella diversificazione di attività. m, Vi

Persone citate: Bersano, Carboncini

Luoghi citati: Emilia, Italia, Liguria, Torino