Scioperano i portalettere tonnellate di posta ferma

Scioperano i portalettere tonnellate di posta ferma Dopo la fermata di ieri si accumulano le giacenze Scioperano i portalettere tonnellate di posta ferma La protesta in seguito alle comunicazioni giudiziarie per turbativa di pubblico servizio - Domani vertice anuninistrazione-sindacari Banche chiuse, tram fermi dalle 74 alle ÌB Città senza posta, ieri, per lo sciopero indetto dai portalettere torinesi. L'agitazione avrà probabilmente conseguenze anche sulla distribuzione del prossimi giorni, quando dovrà essere smaltito un cumulo non indifferente (circa 400 quintali) di corri- spondenza non recapitata. Negli uffici postali l'attività agli sportelli è stata regolare. La corrispondenza in arrivo è stata smistata come di consueto nelle sezioni decentrate di via Nizza, via Campiglia, via Capelli, strada Altessano, via Relss Romoli, corso Racconigi, via Spano e via Don Bosco, ma è stata recapitata soltanto in minima parte. La partecipazione allo sciopero è stata altissima: sindacati e amministrazione sono concordi sulla percentuale di adesione, circa il 90. L'agitazione era stata indetta per protestare contro la decisione dell'amministrazione postale di rivolgersi alla magistratura «invece di discutere la vertenza con i sindacati», dopo la forma di «sciopero bianco» attuata dai portalettere della sezione decentrata di corso Racconigi. Applicando rigidamente il regolamento, gli addetti alla distribuzione la settimana scorsa hanno recapitato soltanto quanto poteva contenere la borsa in dotazione. Ottanta portalettere hanno ricevuto comunicazioni giudiziarie (e potrebbero venire incriminati) per turbativa di pubblico servizio. Secondo il sindacato il reato non dovrebbe sussistere perché le direttive consigliavano di «recapitare soltanto la posta che poteva entrare nella borsa, senza scegliere fra lettere e stampe». Qualche portalettere avrebbe invece lasciato in deposito le stampe recapitando soltanto la corrispondenza epistolare. In questo modo non avrebbe danneggiato l'utente, ma avrebbe contravvenuto al regolamento «operando una cernita» non di sua competenza. Per affrontare i nodi della vertenza domani mattina si incontrano, nella sede di via Moroslnl, i responsabili del compartimento di Torino, il vicedirettore generale per il personale, il direttore generale del movimento, i sindacalisti torinesi e i tre segretari generali di categoria. TRASPORTI — Tram e autobus delle linee urbane e interurbane si fermano oggi 4 ore dalle 14 alle 18 per il secondo sciopero nazionale proclamato dai sindacati confederali nel quadro della vertenza per il rinnovo del contratto. Un «pacchetto» di altre 10 ore di blocco totale del trasporto pubblico è già stato programmato dalla segreteria nazionale del sindacato in relazione all'esito dell'incontro già fissato per domani. BANCHE — Oggi restano chiusi tutti gli sportelli di Torino e provincia. I sindacati confederali hanno indetto scioperi di 5 ore articolati per regioni. L'agitazione interessa le ore del mattino, quando le banche sono aprte al pubblico. Gli impiegati si presenteranno al lavoro soltanto alla ripresa pomeridiana, quando gli sportelli sono chiusi.

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