Uccise per vendicare la moglie (l'amante non voleva lasciarla)

Uccise per vendicare la moglie (l'amante non voleva lasciarla) Processo in corte d'assise per romicidio del massaggiatore di via Calvi Uccise per vendicare la moglie (l'amante non voleva lasciarla) Davanti ai giudici la donna, causa della tragedia, e il marito, una guardia giurata, accusati entrambi di premeditazione - L'uomo: «Sono andato nello studio, mi ha aggredito, ho perso la testa» Tre colpi di pistola per interrompere una relazione e salvare l'onore hanno portato davanti ai giudici Antonino Noto accusato di aver ucciso, con premeditazione, il massaggiatore Emanuele Maringola. amante della moglie. In aula è comparsa, per rispondere dello stesso reato, anche la donna, origine della tragedia, Corradina Di Pietro, 43 anni. «Volevo lasciarlo e tornare dai miei figli, ma lui mi ricat lava», ha detto tra le lacrime ai giudici della terza corte d'assise (pres. Corradìni, p.m. Mlletto, cane. Rinaldi). Ha ricordato l'Incontro con il Maringola, 59 anni, proprietario di uno «studio di massaggi» in via Calvi 39. «Sono andato da lui perché volevo dimagrire, siamo diventati amici — ha raccontato —. Poi sono diventata la sua amante, infine, per arrotondare lo stipendio, ho cominciato a prostituirmi con alcuni clienti. Una parte del guadagno lo consegnavo al Maringola». Una storia incominciata nell'estate '78 e proseguita senza sussulti per alcuni mesi. Poi la donna, secondo il suo racconto, decide di troncare la relazione. Impossibile. L'amante ha registrato le sue te- lefonate, le «sedute intime» con i clienti e cerca di tenerla legata a sé. «Se mi lasci racconto tutto a tuo marito, su quei nastri c'è tutto», minaccia. Corradina Di Pietro ha paura, teme la reazione dell'uomo. Per una settimana non riesce a prendere una decisione. Alla fine, la mattina del primo marzo '79, racconta tutto al marito. E' il giorno della tragedia. Antonino Noto, guardia giurata dei «Cittadini dell'ordine», decide di chiarire una volta per tutte la vicenda. Verso le 19, si presenta nello studio di via Calvi. Trova il Maringola e la moglie, con la pistola minaccia il rivale: «Consegnami i nastri», intima. Su quello che accade poi c'è qualche perplessità, giustificata anche da alcune contraddizioni in cui cadono marito e moglie. La donna era presente quando il marito ha sparato? Corradina Di Pietro prima dice di si, poi cambia versione: «Era nell'altra stanza per prendere i nastri». Ma, soprattutto, l'imputata, difesa dall'avv. Rossomando, sapeva che quella sera il marito sarebbe arrivato nello studio con una pistola? Lei nega e nega anche l'uomo, ma alcuni testi hanno riferito che per tutto il pomeriggio lei è stata agitata, come se fosse In attesa di qualcuno. Il processo continua oggi

Persone citate: Antonino Noto, Di Pietro, Rinaldi, Rossomando