Ascoli, avviso di reato a 5 agenti di custodia

Ascoli, avviso di reato a 5 agenti di custodia Le cancellature sul registro delle visite a Cutolo per Cirillo Ascoli, avviso di reato a 5 agenti di custodia DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Vertice, oggi, ad Ascoli Piceno tra il pubblico ministero romano Antonio Marini ed il sostituto procuratore della Repubblica della città marchigiana Mario Mandrelli che si occupa di un altro risvolto della ricenda Cirillo-/ 'Unità: quello relativo alle visite che furono fatte a Raffaele Cutolo allorché si cercò la mediazione del «boss» camorrista per strappare dalle mani delle Brigate rosse il consigliere napoletano della de. L'indagine del dottor Mandrelli riguarda anche la cancellazione dei registri delle visite ai detenuti di alcuni nomi di persone che contattarono Cutolo. Ed è in relazione a questo episodio che il magistrato marchigiano ha emesso cinque comunicazioni giudiziarie nelle quali si ipotizza l'accusa di alterazione dolosa di pubblici documenti. Il provvedimento è stato notificato a un sottufficiale e a quattro agenti di custodia. Il dottor Marini arriverà ad Ascoli Piceno nella tarda mattinata e con il collega tenterà di ricostruire, attraverso uno scambio di informazioni e l'esame degli elementi fino ad oggi acquisiti all'inchiesta, le «manovre» che consentirono di cancellare 1 nomi dei visitatori. Non si esclude, inoltre, che attraverso l'incontro si possa appianare sul nascere una nuova questione sulla competenza dell'inchiesta simile a quella che ha già diviso i magistrati a Roma e di Napoli. L'inchiesta del dottor Mandrelli ha preso l'avvio solamente da pochi giorni; dal momento, cioè in cui si è avuta la certezza, anche in seguito ai risultati dell'indagine amministrativa disposta dal ministero di Grazia e Giustizia, che alcuni nomi annotati sul registro delle visite erano stati cancellati. Si tratta delle Indicazioni relative agli agenti del Sismi e del Sisde e di alcuni «amici» di Ciro Cirillo che si recarono a trovare il «boss» Cutolo per indurlo a collaborare. Ora, attraverso le due inchieste parallele, si vuole scoprire da chi venne impartito l'ordine. Alla decisione di incontrarsi con il collega Mandrelli, il dottor Marini è giunto a conclusione di un lunghissimo interrogatorio del direttore del carcere marchigiano Cosimo Giordano e del suo collega Sergio Cutllli, direttore del carcere di Paliano (Frosino- $ ne), che per qualche tempo, quando ci furono le visite a Cutolo, sostituì il primo. I due funzionari, già convocati venerdì scorso a palazzo di Giustizia, si sono dovuti ripresentare ieri mattina nell'ufficio del magistrato romano per rispondere a nuove domande e contestazioni. I loro interrogatori sono durati complessivamente una ventina di ore e sia Giordano sia Cutllli, a conclusione della lunga deposizione, hanno dichiarato d'aver fornito al ma- gistrato tutte le notizie in loro possesso. «Al dottor Marini — hanno detto 1 due direttori — abbiamo fornito una serie di elementi e di spiegazioni relativi all'amministrazione carceraria. Noi non abbiamo commesso alcun illecito e se qualche cosa c'è stato da parte nostra è avvenuto perché avevamo ricevuto ordini superiori. Noi non abbiamo preso alcuna iniziativa personale». Anche uno degli agenti indiziati di reato da Mandrelli ha respinto ogni accusa di illecito in merito alle cancellature del nomi. La guardia, di cui non si è saputo il nome, era stata convocata ieri dal dottor Marini in quanto nel periodo in cui avvennero le visite e ci furono poi le cancellature dei nomi era addetta alla portineria del carcere. Il dottor Marini ha interrogato il testimone nelle prime ore del pomeriggio contestandogli, tra l'altro, d'essere stato colui che materialmente fece sparire dai registri i nomi. L'agente, secondo le indiscrezioni trapelate, avrebbe ribadito che l'ordine gli venne impartito dal superiori e di essersi perciò adeguato a tali disposizioni, non potendo fare obiezioni su quanto gli veniva ordinato.

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Napoli, Paliano, Roma