Atomica potenziale per Galtieri

Atomica potenziale per Galtieri Il Paese ha l'uranio e la tecnologia necessaria per costruire Tarma Atomica potenziale per Galtieri N08TRO SERVIZIO PARTICOLARE PARIGI — «L'Argentina vincerà la corsa alla produzione della prima bomba atomica sudamericana, e questo prima della fine dell'82» affermava il periodico inglese New Scientist nel dicembre dello scorso anno, ben prima che esplodesse la crisi delle Malvine. Si può essere scettici sulla data, non sulla cosa in sè: l'Argentina è il Paese d'America Latina che ha la tecnologia nucleare più avanzata, e sembra in grado di costruire a breve termine un'arma nucleare.L'ostacolo potrebbe essere costituito soltanto dalla mancanza di scienziati e di tecnici di valore, poiché molti vivono in esilio e alcuni sono «scomparsi» in circostanze che non lascinao alcuna speranza di ritrovarli vivi. Il primo reattore nucleare dell'America Latina è entrato in servizio nel 1958 presso il centro di ricerche di Ezeiza. vicino a Buenos Aires, con una potenza di soli 150 kW. Molti reattori sperimentali sono poi stati insatallati, e il 17 marzo del 1974 la centrale nucleare di Atucha, cento chilometri a Nord - Est della capitale, è stata allacciata alla rete elettrica. Questa centra- le costruita dalla società tedesca Kraftwerke Union (Kwu) ha una potenza di 340 MW: il reattore sfrutta l'uranio naturale ed è raffreddato ad acqua pesante pressurizzata. Nel 1979 la Kwu ha firmato un contratto per la costruzione di un secondo reattore ad Atucha che funziona con lo stesso principio, ma ha una potenza di 700 MW. Nel frattempo, la società canadese i4ec<" si era aggiudicata la costruzione della seconda centrale dell'Argentina a Rio Tercero, nella provincia di Cordoba. Anche in questo caso il reattore sfrutta uranio naturale e acqua pesante, la potenza prevista è di 300 MW. Doveva essere pronta nel 1980, ma una controversia finanziarla ha causato un certo ritardo, l'entrata In funzione è prevista per l'anno prossimo. L'Argentina ha alcune miniere per alimentare questi reattori (e altri che sono In progetto). Quella della Sierra Plntada può fornire ogni anno 600 tonnellate di minerale ad alta concentrazione, le riserve dimostrate superano le 28 mila tonnellate, alle quali vanno aggiunte quelle valutate, 35 mila tonnellate. Una fabbrica per la produzione d'acqua pesante è in costruzione a Neuquén, nel Sud del Paese, vicino ad un giacimento di gas naturale che fornirà l'energia necessaria. E' costruita dall'impresa svizzera Sulzer e, a partire dall'83,dovrebbe produrre 250 tonnellate d'acqua pesante l'anno. Poiché funzionano a uranio naturale, le centrali argentine producono un plutonio molto ricco di isotopo fissile, e quindi utilizzabile per la costruzione di armi nucleari. Cosi, quando nell'ottobre del '78 11 governo annunciò l'intenzione di costruire un'Industria sperimentale per 11 ritrattamento delle scorie, ci fu stato un certo scompiglio, malgrado i controlli dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica su tutti i reattori argentini. Un controllo derivante da accordi tra Buenos Aires e 1 fornitori, poiché l'Argentina non ha firmato il trattato di non - prolificazione. Ha invece firmato, ma non ratificato, il trattato di Tlatelolco che vieta la presen¬ za di armi atomiche in America Latina. La costruzione dell'impianto di ritrattamento sarebbe già terminata a Ezeiza, dove vi sarebbero anche impianti per la produzione di acciai speciali e laboratori di ricerca e sperimentazione. Maurice Arvonny Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Cordoba, Galtieri, Maurice Arvonny, Sulzer