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Gioia sull'Invincibile «Finalmente si spara» Le prime reazioni dei soldati inglesi allo sbarco Gioia sull'Invincibile «Finalmente si spara» NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE Da bordo dell'lnvlncible — La notizia dello scontro nella Georgia del Sud è stata data al mille uomini a bordo delì'Invlncible dal comandante Tony Prouest circa due ore dopo l'inizio del combattimento. ••Abbiamo appena appreso che una battaglia è in corso nella Georgia del Sud. Si tratta di una battaglia fra elicotteri e il sottomarino argentino Santa Fe. Il sottomarino è stato danneggiato mentre si trovava in superficie nel tentativo di raggiungere in tutta fretta il porto di Grytvlken, sulla costa settentrionale della Georgia del Sud. Il Santa Fe è riuscito ad arrivare nella Baia di Cumberland ma prima lo abbiamo colpito. In questo momento il sottomarino si trova in acque piuttosto basse e una macchia d'olio si estende a 200-300 metri dalla poppa. Il sottomarino galleggia ma non scorgiamo alcuna attività sul ponte*. L'immediata reazione alla comunicazione del comandante è stata di grande soddi¬ sfazione nell'equipaggio delVlnvinclble. Prouest ha aggiunto: «Abbiamo un elicottero che tiene d'occhio la situatone e che riferisce sulla posinone del sottomarino. L'elicottero sta anche cercando truppe nemiche nella Georgia del Sud ed eventuali navi di pattuglie argentine nella nona». Più tardi si è appreso che l'elicottero è stato fatto oggetto di alcuni tiri mentre sorvolava Punta Sapphe. Per | il momento non si hanno altre notizie. 'Ottime nuove* ha subito commentato 11 ten. Soapy Watson, 47 anni, pilota di uno Harrier dell'801" squadrone. «Sono contento, stiamo eseguendo il lavoro. Per quanto ne so è la prima unità della loro marina che affonda, le altre la seguiranno presto*. Sentiamo altri piloti. «Sono sollevato, finalmente la sparatoria ha avuto inizio*. Lo dice il tenente Michael Dugall, 26 anni, dell'820" squadrone elicotteri Sea King, presso 11 quale è in forza il sottotenente principe Andrea. «Anche gli altri sono della mia e l e - I a ii stessa opinione. In fondo siamo venuti qui per questo. Adesso siamo passati all'azione. Fa anche bene sapere che abbiamo preso uno dei loro e I che loro non ci hanno finora 'beccati*. Ancora un'impressione; è del sottufficiale ! Adrian Flrth, 38 anni, respon|sabile dell'infermeria. «Oro j stiamo facendo sul serio, però ; resta spazio per qualche ma' novra diplomatica e forse ciò j spingerà gli argentini a concedere qualche cosa». «Qui a bordo deHInvlncible I tira aria di sollievo», dice un j altro sottufficiale, Neil Woojkey, 32 anni, osservatore id'eU'eor squadrone; «perché eravamo molto nervosi negli ultimi giorni. Non sapevamo che cosa potesse succedere. Finalmente sappiamo in che diI rezi^ne marciare». I Interviene l'ingegnere meccanico Philip stevens, 28 an! ni. «Mi sembra che gli argenti. ni se la siano proprio voluta. j Se si andava avanti di questo 1 passo avremmo finito per per, dere altri avamposti come Gij bllterra. Tuttavia sono molto più preoccupato per la famiglia che ho lasciato in Inghilterra che della mia incolumità. In ogni caso è chiaro che I vinceremo». Parla Stephen Thomas, ; contabile dello spaccio di bor!do. «Debbo ammetterlo, sono un po' spaventato. Anche gli altri lo sono, così almeno credo. Però è un bene che si sia cominciato a sparare. Ora la palla è in mano a Galtieri. Se ha un minimo di buon senso deve venire a patti a meno dì non voler perdere tutta la sua flotta». Interviene il guardiamarina David Cleaver, 20 anni. «Avevamo avvertito gli argentini di stare alla larga dalla nostra Task Force. Hanno ignorato l'avvertimento, dunque è giusto che paghino la penale». Dice l'aviere Jim Bigger, 22 anni: «Per me gli argentini possono ritenersi fortunati che il loro sottomarino non sia scoppiato in acqua». Il tenente Chris Burton, 35 anni, addetto ai rifornimenti: «Spero ancora che non si tratti di vera guerra, ma se guerra sarà, siamo pronti ad affrontarla*. John Witherow Copyright Time.» Newspapers e per l'Italia La Stampa