La Stampa - Consultazione Archivio

Glemp preoccupato da Papa Wojtyla Dopo rincontro con Jaruzclski Glemp preoccupato da Papa Wojtyla CITTA' DEL VATICANO — Il primate polacco, monsignor Jozef Glemp, arcivescovo di Gnlezno e Varsavia, giungendo a Roma in aereo ieri mattina, si è detto «abbastanza preoccupato» sulla situazione interna del suo Paese. Domenica scorsa era stato ricevuto per un lungo colloquio dal generale Jaruzelski e ieri, meno di due ore dopo l'atterraggio a Fiumicino, è stato a pranzo da Giovanni Paolo II in Vaticano. Dalla proclamazione dello stato d'assedio in Polonia è questa la seconda volta che l'arcivescovo (la prima era stata nello scorso febbraio) avverte il bisogno di conferire in maniera diretta e personale con il Papa polacco: per prospettargli le difficoltà e per ricevere direttive. Il giudizio espresso all'arrivo a Roma «sono abbastanza preoccupalo» in risposta a chi gli chiedeva se fosse più pessimista o ottimista rispetto al precedente viaggio romano del febbraio, sta chiaramente a si¬ gnificare che il colloquio avuto dal primate con Jaruzelski domenica scorsa, non ha avuto esito positivo o comunque tale da aprire qualche reale spiraglio per il futuro. La Chiesa polacca non è riuscita, nonostante tutti gli sforzi in cui si è impegnato anche direttamente Giovanni Paolo II, ad ottenere la liberazione degli incarcerati dopo il golpe militare del 13 dicembre, né la restituzione di effettivi diritti sindacali aSolida rnosc». In queste condizioni appare certamente sempre più improbabile che Giovanni Paolo II possa tornare in Polonia, nella seconda metà del prossimo agosto Le prospettive sono del tutto negative a meno che l'atteggiamento del governo Jaruzelski su determinati problemi di fondo (ma sembra illusorio attenderselo, oggi co me oggi) non subiscano un mutamento nel senso delle richieste-condizioni avanzate dalla Chiesa. Filippo Pucci