Blitz khomeinista contro dissidenti iraniani a Magonza

Blitz khomeinista contro dissidenti iraniani a Magonza Ragazza muore per choc, 36 feriti Blitz khomeinista contro dissidenti iraniani a Magonza DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Circa duecento giovani 'iraniani sostenitori deli'ayatollah Khomeini, convenuti sabato sera a Magonza da tutta la Germania, hanno circondato e dato l'assalto a una Casa dello studente abitata da una cinquantina di connazionali, distruggendo, saccheggiando, bastonando. Nell'edificio si trovavano una trentina di studenti persiani contrari al regime di Teheran: 28 hanno riportato ferite, una ragazza tedesca ospite (che però non era stata malmenata) è morta poche ore dopo, pare per collasso dovuto a choc. Sono rimasti feriti anche otto poliziotti tedeschi accorsi per impedire una carneficina. Del quasi duecento aggressori, arrivati con tre autobus e una dozzina di automobili, 86 sono stati catturati. Sono tutti (salvo uno) senza documenti, dichiarano tutti di chiamarsi Mohammed Musllm, e fingono di non capire il tedesco. In attesa di venire identificati e processati per direttissima, sono stati raccolti in diverse carceri, dove hanno srotolato i tappeti della preghiera, rivolgendosi verso la Mecca. Complessivamente sono stati loro sequestrati 48 catene, 22 manganelli chiodati, tre capestri metallici, nove bombole di gas tossico, cinque pugnali, un'ascia e altre armi contundenti. Secondo la polizia, vi sono indizi che l'«operazlone interregionale» sia stata organizzata e diretta dall'ambasciata iraniana a Bonn, la quale ha smentito «categoricamente» le «insinuazioni diffamatorie». Gli inquirenti affermano che alcuni degli arrestati sono stati trovati in possesso di una lettera circolare dell'ambasciata contenente una sorta di «appello», e uno degli aggressori è stato anche identificato: dal documenti trovatigli addosso è risultato che era entrato in Germania con un passaporto falso appena giovedì scorso, due giorni prima dell'azione di Magonza. Il portavoce del «Comitato di coordinamento degli studenti progressisti iraniani» (ostili a Khomeini), Mansur Bayatzadeh, ha rivelato che appena due ore dopo 1 sanguinosi scontri alla Casa dello studente di Magonza — quando ancora la notizia non era stata diffusa dalle agenzie internazionali d'informazione — la radio iraniana aveva informato in modo dettagliato sull'azione, affermando che fedeli dell'ayatollah supremo erano stati aggrediti da «monarchici nostalgici dello Scià, e arrestati «con la collaborazione della polizia tedesca». Uno studente ha aggiunto che pochi minuti prima dell'assalto aveva visto vicino all'università due mullah, sacerdoti musulmani. Secondo indiscrezioni, alla polizia tedesca risulterebbe che l'assalto alla Casa dello studente di Magonza è l'inizio di un'attività terroristica su vasta scala ad opera di una milizia fedele a Khomeini. Circa 600 estremisti picchiatori iraniani sarebbero entrati in Germania negli ultimi giorni come profughi politici, forniti di documenti falsi. t. s.

Persone citate: Khomeini, Mansur Bayatzadeh, Mohammed Musllm

Luoghi citati: Bonn, Germania, Magonza, Mecca, Teheran